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26° TROFEO A.S.M. PRATO servizio di Claudio

11/02/2013

a cura di Claudio Landucci

26° trofeo A.S.M. spa Prato
Fortunatamente (per me) questa domenica sono libero dal lavoro e posso dedicarmi al mio sport preferito, per l' occasione sono, con gentil consorte in quel di Prato per la 26^ edizione del trofeo "ASM " ( sigla questa che si riferisce alla locale municipalizzata raccolta nettezza urbana), la gara in questione la abbiamo più volte partecipata, sempre con alterne fortune, meteorologicamente parlando, oggi siamo fortunati, il tempo è splendido e questo considerato che siamo ancora in inverno fa pandan con una temperatura rigida, meno tre gradi.Molti i podisti presenti circa 700 tra competitivi e non, nonostante vi sia nelle vicinanze (Firenze) un altra gara, molti i volti conosciuti, tanti gli amici avversari che incontriamo e che non menziono solo per non rischiare di far torto ad alcuno.
La partenza è fissata per le ore nove ed essendo arrivati abbastanza presto possiamo concederci il lusso di un buon caffè e muovere alcuni passi all' interno della struttura ospitante in attesa della punzonatura, questa neanche annunciata la si intuisce dai capannelli di podisti intorno ai giudici della UISP, al termine veniamo accompagnati sulla via principale in attesa del via ufficiale, che avviene una frazione di secondi dopo che il trepidante plotone degli atleti si è già messo in movimento.
 
 
 
(Troilo impegnato più che mai nelle competitive)
 
 

Come spesso avviene sono nelle retrovie e questo fa si che debba attendere un poco prima di assestarmi su un ritmo soddisfacente, la Caterina ha anche essa ripreso la sua vecchia abitudine di starmi avanti e farmi penare per un buon Km prima di raggiungerla, un rapido scambio di battute e poi ogni uno avanti con il proprio ritmo.
Non è affatto brutto partire nelle retrovie, si superano parecchie persone e questo ti dà una sensazione di potenza, anche se non paragonabile ai top runners, ovvio che tanti ne superi ed altrettanti ti sorpassano, questo è il bello della corsa.
Il percorso sarebbe piatto come una sogliola se non ci fosse qualche cavalcavia e soprattutto la famosa salita detta dei Cappuccini, una vera erta con una pendenza importante, fortunatamente non troppo lunga, circa 700 metri che ci portano da una quota di 62 metri a 148
e che incide nella prestazione, qui troviamo il primo ristoro, siamo circa a otto Km (un po lunghino) e dove tra l' altro nonostante vi si giunga molto sfalsati si deve attendere che ci venga riempito (?) il bicchiere, poche centinaia di metri di falso piano e un ultimo tratto di salita, prima di fiondarci in una discesa che si protrarrà per buoni due Km, poi staremo sostanzialmente in leggero declivio fino agli ultimi tre Km finali, una scritta sul selciato ci avverte che mancano oramai 100/50 metri all' arrivo, ma non ce ne sarebbe bisogno, si sente la voce dello speaker che annuncia i vari arrivi, finalmente l' arco, è finita, non mi resta che attendere l' arrivo della Caterina e nel frattempo scattare qualche istantanea degli arrivi poi di volata a fare una corroborante doccia calda per eliminare sudore e tossine e smaltire la delusione di non essere rientrato in premiazione anche se il mio tempo è stato di 1:14:10 contro l' 1:16:55 di due anni orsono per coprire i 17 Km di gara.
 
 
 
 
(questa ci sembra Caterina in versione invernale, ma premiata come si merita)

Il percorso è ben studiato (peccato non porre rimedio al taglio delle rotonde, meglio sarebbe eliminarle), bello il doppio passaggio dal centro di Prato, ben coperto il tracciato da angeli custodi centauri, uno dei quali ha dovuto purtroppo ricorrere alle cure ospedaliere, causa un automobilista indisciplinato, del ristoro finale non so dire, non avendone usufruito, sul pacco gara meglio stendere un velo,così come sui veterani premiati, veramente pochini (15)però vuoi mettere avere spogliatoi ampi e docce a volontà con acqua calda? non li si trova mica in tutte le gare.
Due parole sugli arrivi, al primo posto si Piazza paolo Battelli Corradini Rubiera), terzo Fabio Malus, neo acquisto del Orecchiella Garfagnana, quinto il nostro GUERRUCCI Marco (Alpi Apuane), ma per lui la salita era troppo corta,per le donne a vincere è stata Ilaria Bianchi (team Suma Cellfood) seguita da una sempre migliore GIANGRANDI Chiara (Alpi Apuane), per le veterane la solita Antonietta Schettino (Massa e Cozzile), tra gli argento scontata la vittoria di Silvano Fioravanti (la Galla Pontedera atletica), permettetemi una citazione per la Caterina tornata nella top ten cogliendo il 10°posto.