36^ passeggiata per San Cassiano
Oggi non è una domenica qualsiasi, oggi nel mese Mariano, mese dedicato alla Madonna, mese delle rose, messa dalla pioggia taumaturgica, c'è posto anche per la festa della mamma, e allora mi viene in mente il bel dialogo che Gesù tiene con Marcellino, nell' omonimo film Marcellino pane e vino : "Come sono le mamme' e che fanno?, Le mamme danno,danno sempre, tutto, se stesse la luce e la vita degli occhi ai figli finché non invecchiano e diventano curve. E brutte?, No brutte mai, le mamme non diventano mai brutte", consentitemi un modo inusuale per aprire la cronaca di una passeggiata domenicale,un modo di ricordare chi tutto ci ha dato e forse altro non chiedeva che essere amata e rispettata peccato ricordarsene quando oramai è troppo tardi, Buona festa mamma.
campanile di Ciciana
Dopo questa piccola parentesi parliamo della corsa cui oggi prendiamo parte, siamo a San Cassiano a Vico per la sua 36^ passeggiata, un ritorno alla normalità, se per normalità vogliamo intendere le partenze molto anticipate e i suoi percorsi che oramai da qualche anno è sempre lo stesso, non voglio dire monotono, ogni volta si possono vedere cose che nelle puntate precedenti non avevamo viste, vuoi per distrazione, vuoi perché troppo intenti a correre.
Tolta la prima parte del percorso e quella finale dove siamo immersi su strada asfaltata nel mezzo rimane la parte immersa nel verde con una discreta salita che ci porterà oltre la quota dei 400 metri, la parte più bella però e il ritrovarsi nel bel mezzo della fitta boscaglia un piccolo ponte, un gioiellino che sembra messo lì da il pennello di un pittore tanto pare irreale e poi fiori, pievi, case diroccate, quasi venti km che scivolano via fino al ritorno, qui un ricco ristoro anche per celiaci, ed un omaggio floreale per il gentil sesso.