Ieri il Giro dei Colli Termali, nella sua 35° edizione, ci ha portato in giro per luoghi meeravigliosi. Andando, pensavo a chi per motivi propri ma non dipendenti della sua volontà, non può abbeverarsi alla luce che viene dal Prato Fiorito, dalle tradizioni e dalle ombre di certi borghi. Pensavo a Ugo.
Ugo è "costretto" alle mini marce, al giro veloce intorno alla partenza: ha in se l'ardore e l'ardire del foto reporter ma deve limitarsi a raccontare le cose che a volte sono solo banali.
Ma la grandezza di Ugo sta nel trovare il bello nelle cose che sembrano banali.
Grazie Ugo

questa foto documenta la buona volontà e chi si sacrifica affinchè i nostri soci, arrivando, possano ritirare subito il loro cartellino e partire

un uomo sandwich, una bandierina rossa, un cartello che indica la via da scegliere

vecchie volte tenute bene, da persone che amano l'antico ma non il vecchio

i gerani tipici delle nostre zone, già fioriti, già pronti per l'uso

una marginetta dove i fiori hanno la predominanza sull'icona. Come certe devozioni.

ma siamo in collo a mamma, stamani, gli spazi si allargano, i colori, i girgi diventano celesti, la luce è sole

come il celeste del cielo dietro gli alberi e il sole che inonda i podisti, li stacca dal marrone del terreno

e i colli sopra di noi mostrano i loro paesi come castelli

e un nonno indica al nipote la gioia del vivere all'aperto

mentre lo spettacolo del ciliegio, nel controsole, illumina il campanile in ombra, il bianco della chiesa sembra indicare un cammino.
Che volete di più?
Ciao Ugo







