Eccoci con le foto di Mario da Calci. Una diciotto km che aveva nel suo dna impegno e sudore. E chi come me lottava con una influenza maligna da rispedire al mittente, da sembrare una 30 km. Detto questo solo per dovere di cronaca, leggiamo quello che ci scrive Mario.
"Ciao Andrea,
ormai orfano della Musa Ispiratrice da diverso tempo, mi trovo a correre con amici saltuari anche se sono sempre ottime persone.. Forse e' stato meglio cosi' perche' il problema al ginocchio e pure alla pianta del piede potevano pure accuirsi visto che la corsa asrebbe stata molto piu' veloce. Invece pure questa mattina ho tenuto un andatura blanda poiche' volevo portare a termine i 18 Km del percorso. Ci sono riuscito, anche se alla fine il piede era veramente dolorante. Adesso il mio pensiero corre a Domenica prossima a Cascine di Buti, i Km saranno 25 oppure 30 grrrrrrr. L'anno scorso per andare a trovare la Neve facemmo 30 Km in un percorso veramente incantato, ma questo anno la vedo molto dura, comunque MAI disperare, sicuramente mi ci provero' !!!!! eheheheh
Saluti cari Mario.""
Quando uno ti scrive e ti spalanca la stanzetta dei sentimenti! Ma dove sarà andata Calliope? Quali strade starà percorrendo. Certo le muse, le dee in genere, sono incostanti, hanno mille pensieri e mille impegni con la loro volontà. Certo una donna comune è più comprensibile, ma del resto per ispirre cosa pretendi se non una Musa? Poi una musa così tenera e vicina...
Certo questo piede con un po' dell'acqua del fiume Lete guarirebbe, ma solo lei ha le chiavi di quel posto. E domenica c'è Cascinae di Buti!!!
Ma lsciamo i nostri pensieri ed andiamo a vedere le
belle foto di Mario
ecco il luogo del ritrovo, villa, palme, fa tanto Sicilia, ma celo nebbioso, fa tanto Brianza
ma i cani portano i loro padroni alla partenza
e Calci ci mostra subito le sue origini, le sue antiche tracce nella storia
le antiche architetture pregiate
ma le salite ci aspettano per portarci a Montemagno
ed ecco lì'importante Certosa
mentre le foschie sembrano baia di mare
e Mario si specchia nell'amica che per l'occasione è tornata al look rosso
la bianca eleganza della Certosa
ed ancora su, verso il cielo, giravolte e giravolte una dopo l'altra fino a ritrovar la strada che scende dal Serra
e da qui si vedono, dietro la nebbia, le isole
scendendo per poi risalire a TreColli si incontrano oche lussoriose che sparano bianco nell'ombra della forra
case in pietra come antiche chiese ci guardano passare
e i cavalieri del Serra scendono a valle con il loro rumore di zoccoli
e Mario ci riassume alcune sensazioni in un bel mixage
Un saluto a Mario ed un augurio di poter avere presto un po' di acqua di Lete (dimenticavao non quella nella bottiglia verde, quella originale del regno degli Dei.