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A CANAPINO CON LE FOTO DI LISENA

28/11/2016

a cura di Andrea Bartalesi

Ci troviamo a Canapino, vicino a Marlia, luogo conosciuto per la sua antica Osteria e per una fonte seminascosta dalle acque che dicono buone. Famoso anche per il percorso vita e per la fattoria di Pian di Casciana. Ora anche per il gruppo podistico che due volte l'anno ci chiama in questi posti deliziosi a correre, una volta di sabato e d'estate e una in tardo autunno.

C'è una mostra di cimeli podistici, anni 71 addirittura e poi dal 73 quando cominciò il trofo anzi la targa delle tre province, infine i riconoscimenti del Trofeo Podistico Lucchese..

La marcia che ci sollevava dalle nebbie della piana, ci faceva salire a Matraia, dalla Specola, e poi, visto il maestoso campanile e fatte le dovute foto alla piana dove la nebbia veniva "forata" dalle alture, dalla Torretta di Porcari, dalla mestosa imponenza di Montecarlo, sul quella bella strada ci portava a Valgiano e , la lunga, a San Pietro a Marcigliana.

Poi la discesa verso ll lunghissimo campanile di Segromigno in Monte, Piaggiori, San Colombano e, scavalcando il piccolo colle, (se fossimo a Sanremo potremmo dire la Cipressa) scivoliamo lentamente in questo luogo ai piedi delle Pizzorne. 

Festosi come sempre i canapini si autofesteggiavano con canti, foto e danze.

Insomma una bella mattinata e Lisena con i suoi scatti fotografici ci aiuta a capirne l'atmosfera.

quando le torte fatte in casa....

arrivano, alla spicciolata, aspettando i cartellini

c'è chi va a vedere i cimeli podistici

chi offre un caldo bicchiere (guardando bene però mi sembra colmo di fredda acqua

chi dietro i teli prepara i panini alla soppressata, pieni di sorrisi e di gioia

chi come me ha freddo

i nostri al tavolo iscrizioni (bisognerebbe fargli un monumento o meglio regalargli uno scaldino, sai quelli di una volta in terracotta, pieni di braci fumanti, da togliere quel "pussone", ogni tanto, o quei piccoli pezzi di filo che ci cadevano quando le nostre donne rifinivano i guanti....ma queste sono cose andate....retaggio di noi...troppo vecchi).

e la Fraga con il chiacchiericcio che ricama i silenzi della Villa Reale

e salendo verso il cielo, l'azzurro, reso delicato dalle nebbie

e Lisena e le sue amiche "spensierate" sul muretto di Matraia, famoso come quello di Alassio

 

e sopra di noi, come indiani sulla collina o meglio come gli stambecchi in montagna, ci seguono, furtive, le bianche case di Colle di Matraia, timide, si tengono indietro anche per paura di rotolare giù verso la piana.

grazie agli amici di Canapino per la loro gioia e per l'organizzazione della marcia.

Grazie a Lisena che ci permette di prendere le sue foto, ma io lo faccio sempre con quel rispetto e considerazione di chi ne sa il valore.

 

Andrea Bartalesi