A CASCINE DI BUTI UNA 25 CON TRANQUILLITA' foto di Mario
26/01/2009
a cura di Mario Pardella detto "Cornicette"
Il nostro Mario Pardella mi ha mandato le foto scrivendomi di aver fatto la 25 km in assoluta tranquillità. Sono felice per Mario. Primo perchè vuol dire che è ritornato a stare benissimo, tanto benissimo da non sentire la fatica di questa 25 km che, grazie a Dio ed agli organizzatori, è risultata essere poco più di 22. Secondo perchè io, che ho fatto la stessa corsa, sono arrivato cercando nelle tasche quel che rimaneva di una energia che sembrava essersi estinta.
A questo punto poi penso ai "valorosi" che si sono arrampicati fino alle antenne del Monte Serra per festeggiare i 30 anni della corsa di Cascine di Buti, con una prestazione atletica non indifferente.
Ma veniamo alle belle foto di Mario
alcuni dei moltissi partecipanti stanno salendo il Termine di Buti, dopo un riscaldamento quanto mai opportuno che portava i concorrenti verso Vicopisano
questa salita, impegnativa più di quanto si possa pensare, ci riporta verso Buti e si vede nel volto delle persone la determinazione
siamo ormai quasi al cumine del Termine (già il nome dovrebbe far pensare a una pietra che indicava le miglia sulla strada e quindi quasi verticale)
ecco la bella strada che dal Termine porta verso la Palazzina (quelli della 25 e della 30) mentre quelli della 18 troveranno il bivio sulla loro destra, ma c'è tempo....
ecco la tranquillità del nostro Mario che si ferma per una foto che sembra mossa dal vento...
bianca spuma scorre fra foglie macerate dalle intemperie, muri a secco, ricordo di quando anche le selve erano tenute molto di conto
C'è sempre da imparare: io non sapevo della doppia nasera: ho sempre fatto il doppio nodo, ma anche ieri non mi è bastato e mi sono fermato per il riannodo. E succede sempre in discesa...
Un cartello che ci dice esistere un ACLI TREkKING a Buti
e chiudiamo questa breve rassegna (le altre le trovate sulla gallery ed alcune a corredo dell'articolo di Fausto che per un disguido tecnico era presente ma senza macchina fotografica) con l'autoritratto di Mario.
Si merita questo onore se non altro per la tranquillità su di un tracciato molto, molto impegnativo.