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A CASTELVECCHIO DI COMPITO CI VOGLIONO BENE foto di Loredana

13/06/2011

a cura di Loredana Barsotti

vedi Gallery
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Eccoci alla marcia di Castelvecchio di Compito, impegnativa, non certo come la Pesticciata, ma sempre impegnativa. Anche se, dobbiamo dirlo subito che gli organizzatori ci hanno voluto bene, anche troppo. Infatti arrivati alla chiesa di Colle di Compito hanno pensato bene di non farci fare quella sudata che imponeva il tracciato che si inerpicava per poi scendere sulla via che scendeva da Ruota e ci mandavano subito in discesa a ritrovar quelli che per loro motivi si erano dirottati sulla 12 km.

Qualcuno ringraziava, qualcuno nemmeno se n'accorgeva. Io posso dire che se si decide di scorciare bisogna poi allungare: quindi va bene scorciare un chilometro e mezzo in alto, ma allora allunghiamo altrettanto in altro luogo.

Ma detto questo vediamoci le belle foto di Loredana.

 una meraviglia di cactus con fiori, appoggiato ad una casa, si mostra con sussiego ai passanti

 

 siamo nella zona della Gherardesca, nome antisonante per un bel luogo

 

 

una marginetta ci indica che il luogo è vecchia traccia dell'Auser

Cosa? I sassi rotondi che adornano l'immagine, sassi di fiume

 

 

 

il laghetto della Gherardesca, oltre la via delle turbine e oltre ancora il padule di Porcari

 

 

 

 proprieta' Del Carlo, dove "canditino" aveva fatto la sua palestra con trattori

 

 una bella immagine della chiesa di Colle, quella bassa

 

 una Visona qualsiasi scende verso il padule, chiacchierando fra se

 

 qui la gente ha gusto, e' precisa, e lo vuol far vedere

 mentre noi podisti ci impegnamo sulla salita che porta a Castelvecchio

 

 un colpo di colore, le foglie lucide, un vaso, il sole sulla camelia

 

 piccoli fiori, che insieme fanno una bella cosa, impreziosiscono il muro, mentre in altro le foglie lancsi innalzano sfidando il cielo

 

le ortensie godono del clima, del sole e delle ombre, davanti a un muro sbrecciato ed a una vecchia finestra

 

 

una bellissima inquadratura di Castelvecchio, quasi dall'arrivo

 

 

e il nostro amico ci aspetta con le mani sui fianchi e sembra dire "Ma che avete fatto? E' un'ora che aspetto" ma con quel sorriso che sa di persona paiente, da curato di campagna

mentre l'ombra disegna il muro con gli amici in attesa.

Grazie Loredana, le altre nella gallery.