Ecco qu3ello che ci manda Claudio a commento della corsa di Deccio:
Come detto nella mia ultima cronaca di domenica scorsa, oggi col termine
del turno pomeridiano posso riprendere a frequentare le corse, l'occasione mi viene data da una delle tante passeggiate che il T.P.L., ci offre con la sua propaggine del "sabato si vince".
(laghetto alla diga di Vinchiana)
(Deccio di Brancoli)
(Campanile di Ombreglio di Brancoli)
(ecco i "competitivi")
(Sant'Ilario di Brancoli)
Oggi siamo nella Brancoleria, per la precisione siamo nel paesino di
Deccio di Brancoli posto a quota 440 metri circa e distante una decina di Km dalla magione, conosco bene questa zona perche mi piace fare la
salita che porta fin quassù partendo da casa per un allenamento mirato in vista della Pistoia Abetone.
Sappiamo già che sarà un problema trovare un pertugio dove parcheggiare,
ma gli addetti molto gentilmente ci indicano dove lasciare l'autovettura, in fin dei conti neanche troppo distante dalla zona ritrovo.
I percorsi che ci vengono offerti sono due, 5 o 10 Km, chiaro che noi
opteremo per il tragitto più lungo, ritrovo presso la chiesa locale,
pochi i presenti, molti li abbiamo incrociati nel tratto di
avvicinamento e a farla da padrone sono le maglie del tipo Sing Sing del
gruppo dell' atletica Porcari, oltre questo vi sono anche molti
giovanissimi che scoprirò alle premiazioni essere del gruppo Oltre
serchio Nozzano, ci iscriviamo presso i nostri rispettivi gruppi per
meglio dire sui fogli presenza dei gruppi.
(il sentiero che riporta a Deccio)
(una foto antica, come il portafoto, come la storia che deve ricordare)
(la mulattiera)
(ed ecco la scalinata in pietra)
Stavolta ci incamminiamo insieme col Malus, Santini e Astarita
dell'Antraccoli ed ovviamente Caterina per il Team Marliesi, la
partenza è in discesa che si protrae per oltre 7 Km, poi una secca
deviazione a sinistra ci immette in una mulattiera tanto ripida che
rimaniamo in tre, i giovani Santini e Malus allungano lasciando noi
tapini ad arrancare sull' acciottolato, qui fare un Km è veramente dura,
incroceremo poche persone come noi intente nell' arrampicata,ancora
qualche centinaio di metri ed incominceremo ad intravedere segnali di
Civiltà, da prima sotto forma di qualche rudere poi ad una casa troviamo
un ristoro dove anglosassoni ci applaudono ( più la Caterina invero) e
ci incitano ad affrontare l' ultimo tratto che a detta loro è sì duro ma
enormemente bello cosa che effettivamente lo è.
(ecco il paese)
(l'icona di una santa)
(ecco la chiesa di Deccio)
(il profilo di Deccio, nero nel controsole)
Al termine del tratto sassoso ci ritroviamo sull' asfalto e di là a poco
ci si para innanzi la chiesa da cui siamo partiti, una vera doccia
fredda, convinti come eravamo di avere ancora innanzi alcuni Km di
strada prima di arrivare, non rimane che stoppare il GPS constatare che
siamo vicini ai Km dichiarati, andare al ristoro e rinfrescarci con
alcune buone fette di cocomero.
Veramente una bella passeggiata, peccato che dopo 7 Km di discesa la
salita sia poco più di 2 Km.
Claudio Landucci
Grazie Claudio per la bella testimonianza.
(Devo riconoscere che sei giovane: per noi, vecchi podisti quel sentiero che avete fatto in salita è ancora impresso nella memoria. Era la parte finale della corsa che partiva da Vinchiana, saliva a Brancoli, alla croce, scendeva su una strada appena tracciata con ancora le ruspe sul posto verso Piazza, risalita Ombreglia, Deccio e poi scendeva a precipizio per dove siete saliti con arrivo alla chiesetta prima della SS. del Brennero. Tutta d'un fiato. Che tempi!!! - Andrea)