Ieri ho incontrato Mario a Fauglia. Mi è scattato davanti per immortalare la mia stanchezza. Ha un piede dolorante ma questo non gli ha impedito di fare la 12 km (veri 12) ed anzi ha avuto il dispiacere di non aver potuto fare gli altri km fino ai ventuno della lunga. Mario è uno di quei podisti inossidabili, che per la loro volontà vanno oltre il ragionevole. Già alzarsi dal letto, uscire da una stanza nel freddo del mattino era da medaglia d'oro alle olimpiadi. Poi il parcheggio su quei dolci prati sulla sommità delle colline che fanno corona alla bella cittadina pisana. Venticello traverso che si insinuava fra il colletto e il collo, fra il berretto e l'orecchio così da consigliare un veloce tirare a te di tutto quello che poteva essere tirato. Poi la partenza che ci portva su una strada panoramica a mezza strada dove il sole, senza tentennamenti ne velature ci bagnava di luce e di tepore. I venticelli maligni restavano lassù in alto. Scendevamo in pianura, verso Cenaia, tanto per capire, un quadrato, strade dritte e curve ad angolo retto ci riportavano indietro verso un'alro accesso a Fausglia e ce lo facevamo tutto, tutto in salita, elggera, tenera, poi una bella visita ad una villa che aveva davanti alberi spoglie e nudi che non impedivano, loro nudi, la visuale di una architettura discreta Poi, aimè il ripassare dentro Fauglia con il bivio della 21 e della 15. Ma i 12 erano già stati veri e molti hanno deciso di abbandonare l'impegno della 15 per un ritornare veloce all'arrivo. Anche Mario, più che giustificato, ha pensato, suo malgrado di fermarsi ed atutti quelli che come me invece erano andati a tuffarsi nella 21 km riempendosi gli occhi di luce, le mani di freddo nelle forre basse, dove la bianca gelata resisteva nell'attesa del primo raggio di sole.
Vediamoci le foto di Mario non prima di dire un bravo agli organizzatori per il loro impegno sui percorsi e per averli tracciati e segnalati in modo perfetto.
una cartolina di Fauglia al mattino presto
i primi partono
i colli visti da un altro colle
quelli veri se ne vanno veloci
altri se ne vanno tranquilli
tutti infagottati nel loro calore
un albero importante nella vstità della pianura
quello che resta di un grande podere
la foto nella foto
una bella visione di pianura
prima di risalire
la villa scoperta fra gli alberi nudi
una architettura particolare, insolita, vista ritornando dopo averne percorso il viale fra gli ulivi
ed eccoci nel borgo di Fauglia, case vicine, strette
mentre in piazza si accalcano gli arrivi
e questo sono io che giungo all'arrivo fra le ombre dei platani
e per finire un collage delle foto di Mario.
Non perdete quelle nella gallery