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A GALLICANO IO SONO ANDATO IN GIRO, UGO A FARE LE FOTO

03/06/2013

a cura di Andrea Bartalesi

vedi Gallery
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Gallicano. Una marcia che mi vede da tanti anni alla partenza. Ricordo i suoi percorsi negli anni. Mi manca quello dello Zappello dal quale LA MARCIA DELLO ZAPPELLO.

Ho apprezzato negli anni i cambiamenti, i ritorni al vecchio e il cerare il nuovo. Nell'andare del tempo mi era rimasta una curiosità che poi, nel tempo, si è trasformata in voglia: un percorso tosto, impegnativo, più lungo, ma che per una volta abbracciasse il nuovo e il vecchio.

E così incoraggiato da Claudio ho abbandonato le frecce rosse che ci indicavano la via e ce ne siamo andati per strade. Sito Molazzana, il bivio nel centro del paese, quattro km nella vegetazione, strada afaltata, pochissime auto. All'entrata del paese una donna spazza fuori del negozio, la salutiamo, saliamo di brutto verso altri paesi che credo siano ricordati dalla memoria divina e quindi incredibile di dio e da quella più ragionevole degli esattori delle tasse.

Bivio verso Brucciano dove ci accorgiamo che le frecce rosse che ci vengono incontro sono vecchie, sono quelle dello scorso anno, e ci accorgiamo che gli organizzatori hanno cambiato percorso lasciandoci senza acqua, un tuffo verso Calomini e prendiamo la bella strada verso vergemoli. Improvvisa davanti a noi una vecchia donna dal volto di pietra lascia cadere la stola di nebbia che le ricopriva il volto e mostra le rughe profonde sul suo volto, la Pania Secca, altissima sopra di noi.

Poi passiamo sotto Vergemoli e ci tuffiamo verso il Lag di trombacco ricordando come ogni anno ci meravigliasse il suo colore. Nei tornanti secchi, oltre il muretto, ci affaacciamo e restiamo ancora stupefatti dal verde blu delle sue acque. Una cosa che non potevamo ricordare così intensa. Una volta tanto la realtà supera la fantasia e il ricordo.

Giunti nel fondo valle salutiamo la diga dell'enel e ci dirigiamo verso Gallicano, passando sotto l'Eremo e cercando la fine di un percorso che risultava intorno a 23 km.

Stupendamente contenti ce ne siam tornati a casa. Scusateci amici di Gallicano, una volta tanto non abbiamo seguito i vostri consigli e ci siamo fatti un percorso che ci ha tolto una voglia.

Ed ora voglio vedere le foto di Ugo che mi scrivi fra il sacro e il profano.

 

 

 

 

 

Grazie Ugo e scusa se con il mio scritto ho trascurato le tue foto. Tanto quelle parlano da sole. 

Non hanno bisogno della mia voce.

Le altre stanno cantando nella Gallery!!!