Terminata la gara a Lari, l' attesa per le premiazioni e ritorno all' interno dei Patri confini, in quel di Lucca per la classicissima del T.P.L. "Lucca di notte".
Questa passeggiata all' interno ed anche fuori porta che ci fa vedere la bellezza della nostra città è patrimonio dell' intero podismo non competitivo Lucchese, tant' è che tutti gruppi sportivi afferenti il sodalizio ne sono coinvolti.
Non starò a dire che come oramai sovente avviene quando noi arriviamo ( ma per fortuna degli organizzatori le pecore nere non sono poi molte) i molti sono già partiti, altrettanti sono comunque coloro che devono ancora cimentarsi nei vari percorsi messi a loro disposizione, forse è un bene, così la ressa che da sempre contraddistingue questa classicissima non ci consentirebbe neanche di respirare.
Stasera, faremo o dovremmo fare un andatura turistica tanto per recuperare dalla corsa precedentemente fatta ed allora aspettiamo l' amico Carlo del Marlia team, anche lui in preparazione della maratona di Berlino e la faremo con lui, il percorso scelto è quello della 10 Km .
(nell'accampamento la bandiera sventola nel buio, rischiarata dai fuoe da un flash impertinente)
(nelle vecchie botteghe si lavora)
In concomitanza della marcia vi sono anche le serate impostate sullo stampo Medioevale che ci riportano indietro nel tempo, qui si assapora qualcosa di antico,un vero spaccato di quella realtà, bella se relegata a quell' epoca e che spero non venga lasciata in eredità ai futuri abitanti di questo pianeta, saccheggiato senza ritegno pensando solo al nostro presente senza tener conto che qui noi siamo ospiti così come lo sono state le generazioni andate, oh !! anche io partecipo al banchetto, non sono uno stinco di santo, questo però non distoglie dalle cupe riflessioni.
(ammennicoli antichi)
(lo scherzo del podista)
(il Ciapetti con la sua allegria)
(i porcaresi all'arrivo)
(i marliesi)
(luci calde a San Martino)
(bandierina rossa nel buio)
(Caterina in un antico antro sotto le mura)
(una bella foto di Claudio e Caterina, un angolo familiare, in un contesto storico, quasi una promessa)
Mi lascio alle spalle quella realtà ed i foschi pensieri,la realtà è che nel mio soffermarmi a fotografare (senza tanto successo) e ammirare questo spaccato di vita, la Caterina e Carlo si sono dileguati ergo devo rincorrere per raggiungerli e terminare con loro questa scorrazzata nella nostra bellissima città.
Arriviamo, il tempo di ritirare il pacco gara e subito a casa senza neanche passare dal ristoro finale, Carlo invece si concederà un ulteriore giro di mura per aggiungere ulteriori 4 Km e 200 metri ai poco più dei 7 del percorso appena concluso.
Claudio Landucci