Ho incontrato Mario a Migliarino, aveva sbagliato strada o meglio lo avevano dirottato sulla 15 km mentre lui voleva fare la 20, andare a vedere il grigio mare di Bocca di Serchio, arrabbiarsi per i rifiuti che il Serchio spinge verso il mare e le mareggiate ributtano su quella striscia di sabbia. Voleva vedere i bassi arbusti mangiati dalla salsedine e dalle esalazioni di detersivo che, quando c'è risacca ammorbano l'aria.
Ma il sentimento di Mario è anche il mio: perchè accontentarsi del meno se è possibile avere di più?
qualcuno parte, qualcuno arriva
e partiamo prima che ognuno prenda il suo passo
verso la Tenuta Salviati
piccole gocce d'acqua pungono le spalle nude
il ristoro fra i versi delle farone e l'odore dei fagiani
una bella foto dove si riconoscono i volti rossidenti degli amici
e i lunghi sentieri per i campi coltivati a grano, con i papaveri confinati sugli argini da diserbi probabili
costeggiando campi di colza dove i semi rinsecchiscono in attesa di essere trasformati in olio di semi
Mario immortalato con i colori dei vari percorsi, quasi un presentimento
foto di personaggi esuberanti
andnado a rityroso per ritrovar la strada sbagliata
e Mario si prende in volto i saluti degli amici
mentre gli acquitrini ricordano il vicino Parco di San Rossore
le piccole gocce d'acqua sembrano diamanti sulle foglie dei fiori
e i trucioli
e le legna del parco spargono i profumi noti.
Grazie Mario.