Ugo non può correre. Ama passeggiare con Patrizia, sua moglie e con se porta la macchina fotografica perchè, sappiatelo, ama far fotografie.
E lo vedete da come si avvicina al fatto che sta fotografando. Nelle sue immagini c'è una preparazione, una scelta di inquadratura che non riguarda il podista e il suo correre, ma il binomio, semmai, podista territorio. Si vedono subito le sue foto e questo non per sminuire quelle di altri professionisti, come Loredana Aldo Mario. Lui ha un modo diverso di vedere. Chi corre, chi ha corso è catturato dal movimento di un bipede che vicendo la forza di resistenza si invola in una corsa. Lui guarda il cielo, la terra, i campi, l'uomo.


e quando gli capita un albero che si è piegato su se stesso quasi se ne meraviglia

e la luce, l'aria... si può fotografare l'aria?

due funghi bianchi, innocenti come il boia di Lucca

questa cornice di fiori gialli e gli uomini che se ne vanno ha tanto di exodus

per un attimo dimenticatevi gli uomini che corrono e volgetevi alla volta degli alberi, a questa cattedrale gotica

e i piccoli fiori che spuntano nell'erba e che nel finale della mia corsa, mi hanno fatto compagnia e incuriosito



e la gioia di chi ti conosce al termine della fatica

e Daniele e Renzo, impegnati sul traguardo
Grazie Ugo



