Ieri a Stabbia, invitati dal Circolo ACSI 23 Agosto, Circolo aiutato da Enzo Bracciali e Carmignani Patrizia (nostri soci), ci siamo goduti la zona.
Non tutti la conoscevano podisticamente e si sono meravigliati. Io sono presente come sempre. Un tratto a fiancheggiare il Padule di Fucecchio, canale asciutto, erba e paleo secchi tagliati cortissimi. nemmeno una mosca, poi, lasciati quelli della 6 km, ci portiamo nella zona collinare che va a Cerreto Guidi. Una bellezza, colline che si alzano improvvise dal terreno, vigne disegnate e perfette, casolari che hanno occupato la sommità e mostrano i loro viali di accesso con filari di cipressi, uva nera che occhieggia fra le viti, sempre curate, non un tralcio che non ci vuole. I cani quando ci avviciniamo sui sentieri segnati alle case abbaiano ai cancelli, un po' guardie un po' per un saluto. E noi andiamo oltre sospinti da un venticello che aiuta e rinfresca. Fra i filari delle viti la terra è lavorata, non ci sono cose lasciate e poi dimenitcate, cespugliio o rovi. Mancano le rose "di capitagnia" almeno nelle fattorie attraversate, avranno altri metodi per rilevare le malattie.
I ristori sono semplici, poche cose ma per tutti, A quello iniziale una novità. L'hanno presentata come "tisana alle rose". Un agriturismo della zona la sta commercilalizzando e vorrebbe farla assaggiare. Io l'ho bevuta fresca all'arrivo. Al primo sorso resti indeciso e sorpreso, il tentativo di allargare il profumo della rosa e trasformarlo in gusto, sentirlo non più nel naso ma nelle papille gustative. Queste, sorprese, ti dicono che qui c'è qualcosa che non va, "Ma che vuoi mangiare un profumo?"
Quasi ne vorresti un altro bicchiere per confermare alla gola che tutto è regolare. Credo che con una campagnia pubblicitaria (consiglio di non chiamarla tisana ma inventarsi un bel nome) avrà successo. Delle rose sembra che nessuno, comprandole, cerchi il profumo. Solo il rosso che ti colpisce gli occhi o il giallo plastico e se una volta risenti il profumo ti pare che questo ti chiami per meravigliarti, "ti sei dimenticato di me?"
Insomma una mattinata molto piacevole, e non possiamo che fare i complimenti a Patrizia, a Enzo e ai soci del Circolo XXIII Agosto di Stabbia. Bravi. Con semplicità ci avete dato una lezione.
Fra l'altro come si evidenzia dal nome del Circolo, viene ricordato il 23 di 79 anni fa, quando un "fattaccio" avvennne lungo il sentiero che costeggia il Padule. Il sindaco di Cerreto Guidi ha detto:"Ha un senso ritrovarsi ogni anno per ricordare cosa accadde in questi luoghi - ha detto - è un’occasione per riflettere sull’oggi, sull’importanza del costruire giorno per giorno una società di valori. Non è un compito facile, ma è un impegno che ci deve riguardare tutti"
Andrea Bartalesi
