Una bellissima marcia quella di Staffoli. I suoi percorsi si snodano nei parchi che abbracciano questo paesotto pisano. Il sole finalmente ci ha riscaldato e ha reso meno fangosi i sentieri. Animali nascosti, come si conviene a chi ha paura dell'uomo, uccelli che emettevano, forse non ne possono fare a meno, versi inquietanti dietro al muro di bassi alberi. Carabinieri forestali, con bellissime auto nuove, come anime invisibili, facevano presenza a Montefalconi, dove rapaci e pappagalli colorati vengono curati. Reti e dormitori in legno, un pappagallo celeste, con le zampe attaccate alla rete, sembrava gridare per richiamare la nostra attenzione, forse voleva venire via con noi, il tapino, non sapendo a chi si rivolgeva.
Un bel camminare con ogni tanto un ristoro con dolci festosi (anche se al Parco Robinson il nostro sguardo andava a cercare subito se c'era il famoso prosciutto tagliato a mano con la coltella, al momento, adagiandosi su due fette di pane, ma questo è un copyright degli Spensierati.Forse a Staffoli non hanno un uomo adatto alla bisogna...Ma all'arrivo si sono riscattati ampiamente con un piatto di gnocchi (era giovedì) e polenta con fette di carne, e pastasciutta e minestra di fagioli e....
A proposito di gnocchi...vi siete mai chiesti perchè si dice Giovedì gnocchi? Ecco nel dopoguerra a Roma (ieri era festa della Liberazione, adattissima)
per riempire i piatti con i pochi soldi e i pochi prodotti disponibili sul mercato . La frase completa è “giovedì gnocchi, venerdì pesce e sabato trippa”.
Il giovedì occorreva consumare un piatto calorico in vista del venerdì, giorno in cui secondo il precetto religioso (prima molto più rispettato di oggi) si osservava il digiuno dalla carne e si potevano consumare solo pesce e legumi, di norma ceci e baccalà. Gli gnocchi quindi erano il piatto più indicato in vista della necessità di mangiare un piatto calorico, nutriente e dal grande potere saziante. Quindi il piatto era adatto alla ricorrenza.
E per testimoniare tutto questo prendo le foto di Lisena, la nostra impareggiabile amica, sempre presente, svolazzante come una bellissima farfalla. Grazie Lisena
Roberto, uno spensierato mio vecchio amico
e questo sono io che parto..tanto mi ripigliano
una copia di fotoreporter del podismo di tutti i tempi...Aldo Passetti e Lisena
ecco il gruppo dei "bientinesi", persone gioiose e per bene, lasciatevelo dire, ai quali faccio gli auguri per una trasferta a Madrid (sono partiti stamani in aereo da Pisa per partecipare alla mezza di Madrid)
un gruppo inossidabile degll'Atletica Porcari
e il tavolo iscrizioni con Gabriele impegnato per la prima volta
Ecco Alfonso e Roberto all'arrivo
questa è una foto curiosa: gli iuventini anche quando gli regalano qualcosa hanno sempre l'impressione di averla rubata...
e qua ogni Bendidio
Una parola di elogio all'Acconci, la sua famiglia, a Roberto Buti, e a tutti gli organizzatori.
Grazie Lisena.
Andrea