Chi è Simona? Simona era. Era una giovane donna che ci ha lasciato per una malattia che è incurabile. Poteva essere Paola, Giovanna, Antonia, tanto per dire. In questi giorni in cui parliamo del "milite ignoto" la potremmo identificare per "malata ignota". Era una donna per chi la conosceva, aveva due occhi vispi e un sorriso affascinante, le fossette nelle guance e tanti sogni nella testa. Ne siamo sicuri. Ma noi di fronte a questi casi dobbiamo farci una ragione e credere nella ricerca, credere che il domani sarà meno scuro.
Detto questo passiamo a questa manifestazione organizzata negli spazi che Vecchiano offre. Una piazza che sembra ideata per manifestazioni del genere, con transenne, persone che ci iscrivono con gentilezza, altre che guardano il tuo green pass, insomma dieci minuti buoni per arrivare ad essere formalmente iscritti. Dell'Atletica Porcari in quel momento eravamo in 7 e partiamo.
Sulla nostra destra le ultime colline che dal Monte Quiesa, salendo per Compignano scendono verso Massaciuccoli e da qui verso Filettole. Sono rupi, in questo tratto e pensiamo da dove ci faranno salire. Ma la sorpresa è che continuiamo prima a costeggiare, poi, dopo essere passati sotto la A11, ci inseriamo come coltelli nel tratto di queslla zona piena di torba, solcata da canali e canaletti che ne fanno tanti quadratini, visti dall'alto, e andiamo verso Massaciuccoli, ma dopo un po' quasi per un pentimento repentino eccoci indirizzati verso il mare.
Non se ne sente l'odore, e gli occhi hanno intorno acque verdi, numerose e calme, tranquille. Chissà da dove vengono. Cartelli parlano che andremo alle idrovore. Qesto è un terreno piatto e i sentieri dritti come lance acuminate, rare piante di eucalipto, tanti cavoli neri e rapini, ponti che scavalcano qualcosa. Un sole che sembra convalesciente ci illumina in questi spazi aperti. Lontano, a nord, la lunga sequela delle Apuane e ci viene la curiosità di identificarne le vettei da una diversa posizione.
I nostri Gps se ne stanno quieti, sgranando chilometri, in "panciolle" al nostro polso. Il mio riposa, dopo i sentieri di domenica scorsa a Mirteto, Passo della Conserva, Monti Pisani. Quasi sonnecchia.
E vediamo tanta gente, tante persone, il movimento podistico è in fase critica, ma sotto la cenere è vivo.
Ci impegniamo, con Claudio, a tenere un passo dignitoso. Il Monti di Cascine di Buti, ci fotografa, come Mario Pardella. Aldo Passetti è ancora qui con la sua macchina fotografica. Lisena ci vola incontro. Sembra di essere tornati indietro o forse siamo già nel prossimo futuro?
Andrea Bartalesi
Alcune foto di Mario Pardella, Riccardo Monti
Armando e Cristina in compagnia di Ruggeto Taddeucci gran capitano del Marlia
Lisena
foto Riccaardo della Rupe Vecchianese
io e l'ombra del Monti
Andrea