La marcia di Viareggio è un mancato capolavoro. Questo è sempre stato il mio pensiero negli ultimi anni in cui ho partecipato. Gli organizzatori hanno un patrimonio naturalistico da gestire e proprio per le grandi possibilità, si adagiano a un compito facile facile cercando le vie più diritte e praticabili per andare da Viareggio zona stadio fino alla Bufalina e ritorno. Tutto dritto, senza doverci occupare di bandierine, di cartelli, di fantasia.
La pineta con i suoi profumi, il mare con la sua alba e il suo eterno brontolare che al mattino diventa quasi un lieve russare diventano cose demodè, quasi inutile, dejà vu.
E malgrado tutto la marcia ha il suo fascino, gli amici si spogliano per il freddo atteso e non arrivato, Aldo muove le braccia per abbracciare tutti, pardon tutte.
Ma vediamoci le foto che testimoniano meglio del mio scritto questa marcia.
ecco un pesce (siamo a Viareggio o no? peccato che sia solo dipinto
una bella foto che sprizza gioia. Avrei preferito un papavero (ovviamente falso) inceve di quel fiore ignoto
Cristina si sente pesante, troppo coperta, incredibilmente calda... e allora si spoglia
altri invece se ne vanno senza curarsi della temperatura
e Aldo si mescola agli amici arrivato a Torre del Lago
gli Ospedalieri nella macchia che porta alla Bufalina
ed eccoci sul canale andando e ritornando
e incontriamo i nostri amici Cinzia e Massi in odore di maratona di Firenze
finalmente il sole abbraccia le giovani donne
come Aldo abbraccia le giovani amiche
e allora se ne approfitta...
Ciao Aldo
Grazie per le tue foto, per aveci fatto rivivre un momento marinaro.