A ZAMBRA UN BEL PERCORSO con le foto di Mario
24/01/2011
a cura di Mario Pardella detto "Cornicette"
Zambra, un piccolo centro, subito dopo il Ponte di Caprona, contornato dall'argine del Serchio, ci accoglie ogni anno per una marcia curata, organizzata da persone che sanno di podismo, con un percorso scelto, non consueto, dove il cercare nuove strade, offrire nuovi orizzonti, sono obbiettivi mirati.
Mario è presente con la sua digitale, la ricerca della cronaca, dei suoi amici per una mattina sfilacciati in partenze "fredde" per una tramontana che arruffa i capelli e chiede cappelli tirati fino sotto le orecchie.
ma vediamo subito la partenza verso il ponte, con il cartello che quella di Zambra è frazione di Cascina
e dietro i primi contrafforti dei monti Pisani nuvole rosse
mentre la Torre di Caprona, imperterrita, continua ad aggrapparsi alla roccia diroccata
mentre i tanti podisti corrono vicini per annullare la tramontana
e Mario, in completo giallo, con bandana Barilla, se ne viene tranquillo
mentre un gruppo si diverte per qualche cosa che ci sfugge
mentre la lunga linea della Certosa di Calci ci attende
e Mario non si fa passare l'occasione di una bella foto ricordo
ma le prime salitelle ci portano verso Calci
e prima di avviarci sui tornanti che ci porteranno in alto, un bel ristoro
ed ecco una vecchia strada, pietrosa, in vicoli che si stringono fra monte e case
e Mario, finito l'uliveto, da un terrazzamento fa da punto di riferimento per un panorama
mentre nella discesa che torna verso Calci e prima di salire a Tre Colli ecco piombare sul nostro Fernando, Elisabetta, quella della domenica
ed eccole le donne "domenicali" ristorarsi
per poi riprendere la scia del Matteucci (della domenica)
una sosta, breve, per uno scatto su specchio stradale
ed ecco il sole che illumina Cinzia verso l'arrivo
e una foto di volti noti al ritiro del pacco gara
mentre Mario ci mostra le "ailait" della mattinata: oche nel torrente
cartelli indicatori sopra Calci
che ci ripropone in altra foto altrettanto bella e suggestiva.
Grazie Mario.
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