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ACQUA E NEVE A CASCINE DI BUTI di Loredana

31/01/2011

a cura di Loredana Barsotti

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E' bene dire subito che Loredana non è molto soddisfatta delle foto che ha scattato a Cascine di Buti. Ma come sperare di fare foto eccezionali in un ambiente piovoso, freddo, su sentieri scivolosi? Si può fare delle foto-testimonianza, che assumono proprio importanza e bellezza perchè "dicono e raccontano" meglio di ogni parola. Ognuno, vedendo le foto, si fa una propria opinione. Certo chi è stato a letto e si è avvicinato ancora di più a una borsa calda, sia di plastica o naturale, non può capire che, nonostante tutto, meritava di esserci.

L'aria che ci arrossava i volti, l'acqua pesante che rimbalzava sui nostri impermiabilini, il freddo che superava il calore prodotto dai nostri corpi, ma infine anche la sensazione di sentirsi uomini, creature nate per vivere su questa terra, che può essere bagnata, scivolosa e fredda, ma pur sempre terra. E la soddisfazione di arrivare in fondo, felici, anche se stanchi.

Ma vediamo le foto di Loredana che, contrariamente a quanto lei dice, sono molto belle.

 

 

 

le luci del ritrovo, quasi quelle di uno chalet di montagna in una mattinata umida, buia, che non promette niente di buono

 

 

ma i podisti, minatori verso il cielo, risplendono nei loro impermeabili

 

 

 

e coppie illuminano la partenza

 

il controllo,doveroso, e poi via, ognuno verso il suo destino, verso il percorso scelto

in alto uno spuntone del Serra avverte i naviganti che ci sarà del freddo, della neve, per chi vorrà salire in alto

 

mentre momenti di tregua si alternano e danno speranza di un evolversi verso il meglio

 

e sotto una coltre di ulivi appare una pianura stagnante umidità

 

strani acclomerati di cose antiche e dimenticate fanno pensare che forse sarebbe meglio avere un po' più di memoria

 

 

questa foto può essere interpretata in modo spirituale, un po' mistica, un po' fantastica.

Gli arancioni parlano che l'uomo è ricoperta da diversi strati di luce. Ebbene, questo uomo, di cui vediamo una spalla sembra dimostrarlo. Il suo impegno, dopo il zizzagare del sentiero che si vede alle spalle, si inalza al momento di affrontare una salita, ripida e scivolosa.

 

ma le tenebre tornano a oscurare il cielo

tanto che i panorami diventano oscure ombre contro la mancanza di luce del cielo

 

 

e il ritorno da dove siamo partiti è svelto, come svelto è recuperare l'auto per trovare un senso di caldo che riscaldi il nostro corpo.

Grazie Loredana