Eccoci con le belle foto di Loredana dal Borgo a Mozzano.
Una corsa impegnativa, specialmente nel suo percorso lungo, con il suo andare a cercare frazioni e località fino ai 575 metri di Cune.
Vediamo le foto di Lordana che mi scrive di essersi accorta che in otto anni di marce in definitiva è un ripetere le stesse foto, quasi un documento sull'invecchiamento delle persone e della conservazione dei beni storici o solo paesaggistici.
Stamani invece è entusiasta di quello che ha fatto e credo che lo debba essere.
eccoci a Pieve di Cerreto
un cane dalla sua dimora ci osserva incuriosito
la chiesa con il campanile che permette il passaggio...non sapevano dove farlo...lo hanno messo sulla stradina ...
corti vecchie e persone con tende a strisce
stiamo attenti al fango...si scivola
La Rocca e le sue umide ombre
la dolcezza di un abbraccio. Indubbiamente cercarlo in una statua non è il massimo, ma voglio meravigliarmi per questa espressione dell'artista che sicuramente aveva un nipote....
qui le salite sono dure, pietre scivolose, cuore in gola...
ecco la chiesetta credo...degli Alpini alla Rocca
tabernacolo a Tombeto e subito il portico, il chiostro del convento
palloncini..e ragazzi
ed è subito l'ora di tornare a casa, certo non con la smorfia che porta in giro il nostro amico.
La mattinata che prometteva acqua è stata in effetti imbronciata ma senza lacrime. La temperatura si mantiene su temperature piacevoli. I luohi molto particolari con la loro traccia di antichità, le selve e i sentieri macchiati di gialle foglie di acacie. Ci hanno mandato, sul percorso lungo anche a Santa Cristina senza però farcela vedere. Questo luogo merita due parole. Si trova sul colle a nord di Oneta, sulla sommità e si può intravedere dal paese quando gli alberi si spogliano. E' un santuario dedicato a questa Santa. E' piccolo, in pietra, con un romitorio e un locale abitativo al piano supriore, una campana posta su un corto traliccio. Nel luglio, di sabato sera, c'è una festa organizzata dal Comitato Paesano di Oneta. Dopo la messa nella piccola chiesetta, dove il prete più che un officiante sembra un ospite invitato in casa, poi tavola che segue l'andamento del sentiero davanti il Santuario, scendendo e salendo....lunghe tavole di abete per desoc e per sedere, zuppa di verdura antica e ottima, baccalà prima arrostito poi messo a riposare in una salamoia verde, fagioli per colorare il piatto cocomero....
Grazie Loredana. A presto
Andrea