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AL CEP QUALCUNO SI RIPOSA foto di Mario

11/11/2013

a cura di Mario Pardella detto "Cornicette"

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Mario ha deciso di riposare le sue stanche membra. Invogliato dal cielo che mutava ogni momento. Ha deciso di fare la 12 km e rinunciare alla lunga passeggiata nel Parco di San Rossore. Ieri mattina appena arrivati alla zona ritrovo e andando dalla macchina alle iscrizioni subito uno scroscio d'acqua ci diceva a cosa andavamo incontro. Ma noi duri. Partiamo ma la pioggia è diventata uno zampillio rado e festoso. Prendiamo il Viale di San Rossore e vediamo che in molti si sono "avviati" cercando di passare fra una nuvola e l'altra. Entriamo nel parco e il cielo ci ha regalato uno squarcio enorme verso il mare, il celeste del cielo, il verde dei prati bagnati, gli alberi goggiolanti. Prendiamo per la 21 km. E andiamo "nel Parco", quello intimo, quello dove i viali sembrano non finire mai, dove i pini altissimi sembrano indicarti la strada, le strade sterrate ottime, le pine cadute, un po' di sabbia.

Questi lunghi rettilinei a molti danno noia. Gli organizzatori potrebbero ogni tanto farci fare dei mezzi quadrati e riportarci sulla retta via, ma così è più facile. A me questo non da noia, prendo il mio passo e vado con i miei pensieri, mi godo questo silenzio, i profumi, il cielo celeste. Poi entriamo nella zona dei lecci, degli acquitrini, il bosco grufolato, mi sembra che gli aanimali, nascosti, mi stiano guardando, mi volto, ma non vedo occhi spalancati, forse si nascondono dietro gli alberi, forse se ne stanno quieti nelle loro tane. Intanto il cielo, sentitosi trascurato, richiama dal mare delle nuvole, ecco l'acqua, la si sente battere sul fogliame degli alberi, in un radura, nel bosco, controluce del sole la pioggia. Ricordo il film Sogni di Kurosawa, la mamma che dice al bimbo di non uscire perchè quando piove e c'è il sole si sposano le volpi. E il bimbo (che bimbo sarebbe se non lo facesse?) esce e incontra nel bosco, con un sole e la pioggia un incedere di volpi che vanno al matrimonio, sospettose e guardinghe, che si voltano, che guardano in giro. rido fra me. Io sono una volpe. Ma poi tutto torna nella corsa, i km passano e arriviamo. Eravamo in pochi, ma io sono contento di essere venuto e di aver fatto la lunga.

Mario ha preferito fare la 12 per far riposare i muscoli acciaccati. Ma lui non è uomo da adattarsi, domenica sarà ancora sulla lunga.

Grazie Mario per le foto che ci hai mandato.

Eccole

 

 

 quei due punti azzurri sulla strada siamo io e Claudio che ce ne andiamo al Parco

Marco Cecchella a sinistra

l'albero di San Rossore con il quale Mario, ogni volta che può, si misura 

la chiesa nel Parco

le case dei dipendenti

Mario al ristoro nel Parco

il sole che va e viene

un vecchio garibaldino

e qui si va nello studio privato di Mario, nei suoi schiribizzi, nei sogni, nella levate di ingegno e noi, in sisperando di passare inosservati...guardiamo.

e ora una cartolina per i saluti

 

grazie Mario a presto

Andrea