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AL GALLENO - 22° Scarpinate delle Cerbaie - servizio di Claudio

09/09/2013

a cura di Claudio Landucci

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Galleno - Firenze  22ª Scarpinata delle Cerbaie
Trascorsa la nottata, oggi siamo di nuovo in strada per prendere parte alla ventiduesima edizione della marcia delle "Cerbaie", organizzata dalla podistica Galleno del nostro amico e fotografo corsivista Loris.
Scontato che il nostro arrivo sia oltre le ore otto e non si trovi un pertugio nelle vicinanze dove lasciare l' autovettura facciamo di necessità virtù e la lasciamo un zinzinino più in là, qui i campi sono ancora tanti, anche se nuove costruzioni ne stanno prendendo il posto, se tardi arriviamo e lontano parcheggiamo è gioco forza che si arrivi alla zona iscrizioni con ulteriore ritardo, la cosa non mi tange più di tanto, io non ho un gruppo sportivo che frequenta questo tipo di corse e non ho nessuno ad aspettarmi, discorso inverso per la Caterina che deve timbrare il cartellino presenza dai Marliesi.
Tra riffi e raffi partiamo alle otto e ventuno, in avvio di corsa veniamo omaggiati di uno scatto fotografico dal Loris che terminato il turno di corvè ad un parcheggio ( scusa, ma per una celebrità non si può lasciare un posto dedicato? ovviamente scherzo) si è portato in zona partenza, un primo tratto di strada lo facciamo insieme  a dei Marliesi fino al primo bivio e qui manco a farla apposta sbagliamo direzione seguendo il percorso della due e sei Km, fortunatamente queste distanza sono segnalate sul selciato ed allora facciamo dietro front e chiedere dove dobbiamo dirigere per le distanza superiori.

 

 

 


Una volta sulla retta via non abbiamo nessuna esitazione e scegliamo la distanza maggiore, il tracciato non si discosta dalle passate edizioni, per la quasi totalità è all' interno del parco delle Cerbaie, del cui  Habitat fa parte un fiore, la Drosera rotundifolia, pianta carnivora relitto di tundra di era glaciale,peccato che nonostante questo sia il suo periodo di fioritura non la si riesca mai a vedere, forse deriverà dal fatto che il parco delle Cerbaie è troppo (fortunatamente) ampio e qui non è presente.
Tralasciamo questo excursus botanico e torniamo alla nostra scarpinata, il percorso è in gran parte all' interno di boschi, i sentirei sono molto ampi,  tranne pochi passaggi ben curati, il fondo molto fine è pieno di impronte di cavalli oltre le scarpe dei podisti, ad un ennesimo timbro di convalida del cartellino notiamo un grande uomo seduto con cappellino rosso Natalizio, è vero che il Natale quando arriva arriva ma così mi sembra moolto in anticipo, ma è un nostro amico intento a sponsorizzare la sua passeggiata che si terrà il ventidue dicembre in quel di Spianate, da qui lo stampo Natalizio.

(ecco qua un Babbo atale fori stagione, controllore e bandierina, ma tranquillamente seduto con tanti "ooohh di qua, non di là"" che rincorrono i malcapitati che stanno andando dritto... abbiamo chiesto che regali ci stesse portando abo Natalee lui ci ha detto che ci sarà una corsa poco prima di Natale e quello era il suo regalo...)

 

 

 


Proseguiamo fino ad incrociare un cartello che ci avverte manchino sei Km all' arrivo, guardo il Garmin ed il conto torna, siamo infatti poco oltre il quindicesimo chilometro e se la matematica non è un opinione, quindici più sei fa ventuno, giusto quelli dichiarati per la distanza lunga, poi però man mano che avanziamo e ci avviciniamo al ristoro principe  sulla via Francigena, con farro fumante, un ulteriore indicazione ci avverte si sia all' ultimo Km, forse che nell' ultimo tratto il metro abbia subito una variazione al ribasso?, ma poco male abbiamo ancora nelle gambe la corsa del sabato e un km in meno non si fa rimpiangere.

 

(la luna in fondo al pozzo)

(Massi indeciso una scodella o due? ma Cinzia che dirà?)

(Cinzia inon ci pensa neanche e da da mangiare agli affamati)


Una corsa ben studiata, ben segnalata se si eccettua la prima deviazione, unico punto in cui non vi erano frecce sull' asfalto come in altre posizioni, sempre molto apprezzato il ristoro col farro, tanto da mangiarselo strada facendo lasciando i piatti lungo lo storico selciato della Francigena, già non capisco e sopporto chi lascia i bicchieri sulla strada, neanche mancassero i sacchi dove depositarli, ma un piatto, come si fa ad avere una fretta tale da non potersi concedere un minuto per mangiare e assaporare con la dovuta calma il fumante farro.
Allora avanzerei una proposta, io che mal sopportavo l' aumento del costo del cartellino da due a due euro e mezzo, vista l' inciviltà anche se di pochi portare il costo a tre euro per quelle manifestazioni che utilizzino bicchieri e o piatti biodegradabili, considerato che un bicchiere viene a costare circa 10 centesimi preso in quantità ridotta, non vi è pericolo che questo gravi troppo sulle spese degli organizzatori, con questo non elimineremo gli incivili ma daremo una mano all' ambiete evitando di aggiungere immondizia alla troppa che già invade le nostre strade. 

Grazie Claudio per l'attenta rilevazione dei fatti.

A proposito i commenti sotto le foto, quelle spiritosaggini, le ho scritte io, Andrea, Claudio non ne ha colpa!!!!!