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ALDO SI TUFFA NELLA STORIA A LUCCA

13/09/2010

a cura di Aldo Passetti

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(una marcia correndo nel passato)

 

Aldo come al solito arriva presto sulle marce e in questo modo ha la possibilità di curiosare in giro. Ed eccolo quindi girovagare con la sua digitale nell'accampamento fuori le mura, quasi un ricordo di assedi che invero Lucca non ha mai sofferto, oppure il ricreare un ambiente con poche case, con usci miseri che davano su spazi erbosi, dove il popolo viveva, controllati dall'alto dai grandi finestroni dei palazzi. Qualcuno poi, persentiersi grande, fa visita alla plebe.

 

 

ma cominciamo a proporre il cartellone del calendario del Trofeo Podistico Lucchese

 

 

ed un avviso ai podisti: questo non è scritto da un lucchese, anche se la povertà del cartello metterebbe in risalto la proverbiale tirchiaggine dei nostri concittadini. Un buon osservatore nota che a Lucca non ci sono mattoni, ma "matoni".

 

 

 

ed ecco un bel gruppo di tamburini, eleganti, sorridenti: le truppe sono contente

 

 

il popolo si mescola, l'antico con il moderno, le piazze di allora le strisce gialle di ora, l'asfalto che sostituisce il macigno di Matraia

 

 

la delicatezza del gesto, o colori, l'alternarsi della luce, una bellissima foto

 

mentre nel controluce rivivono vecchi mestieri

 

 

con le armature, meno male, attaccate ai loro chiodi

 

 

 

 

mentre a Napoli, giocando a scopa, questo sarebbe un Cinque di Spade

 

 

 

 

ma subito il cavaliere si ribella, cosa sono questi scherzi, qui si fa sul serio, ci sono le Mura che cingono Lucca, ci sono i Fiorentini e i Pisani che stanno arrivando..

 

 

 

allora fuoco a questa che sembra una antica katijuscia

 

 

ma la baronessa azzurra sorride fra  il popolo podista

 

 

 

mentre una donna con tanto di Croce di Malta sul petto, un velo che le incornicia il volto, si mette un pugno sul fianco...

ma un nostro maggiorente si ammosca (o gli va la mosca al naso)

mentre gli antichi personaggi sorridono bonari, con la benevolenza del ricco verso il povero. Basta non chiedergli qualcosa, anche solo unsoldo, perchè il sorriso sparirà.

 

 

 

ma il Monti, il grande Riccardo cuor di Leone, entra in scena, abbracciando una nobil puella anglosassone

 

 

 

 

ed ecco due donne degli Ospedalieri andare come.....

 

 

 

frecce scoccate da questi arceri

e la dolce luce di San Martino ci fa pensare alle candele, ai lumi, che potremo vedere stasera 13 settembre alla Luminara

ma come ogni festa tutto finisce in gloria, anzi in... pastasciutta.

 

Grazie Aldo, sei insostituibile

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