XIV Pesticciata bianco gialla Ponte a Egola (PI)
Con questa fanno tre,mi riferisco alle partecipazioni a questa corsa, una delle più lunghe e dure che il panorama podistico delle tre province ci possa dare, 35 i Km della sua propaggine lunga, almeno questi sono quelli dichiarati dagli organizzatori, ovviamente vi sono anche le distanze intermedie che vanno da 3 /6/12/18/25 Km, come si può vedere ce ne è per venire incontro ai gusti di tutti i podisti, ed oggi sono davvero tanti quelli presenti.
Qui non sono solo i cosiddetti tapascioni o amanti delle passeggiate ad essere presenti,molti sono anche atleti di valore che approfittano della lunghezza del percorso per avere una adeguata preparazione per la prossima Pistoia Abetone che si disputerà tra 15 giorni esatti, tra questi metto anche Me e Caterina.
Questa scarpinata pesticciata che dir si voglia ogni anno si ripropone sotto una veste nuova, l' anno addietro il tema era il Farwest, molto ben curata. Il tema di oggi è "A spasso tra Dame e Cavalieri", un modo questo di fare allegoria e forse anche per esorcizzare la fatica di noi poveri pellegrini.
Oggi sapendo a cosa andiamo incontro e dovendo essere a casa presto per il turno di lavoro, propendiamo per una partenza anticipata, ma come spesso avviene tra dire e fare ..... così partiremo quasi in orario canonico e questo a tutto svantaggio della calma abitudinaria che mettiamo in corse del genere, il ritrovo,partenza e arrivo presso campo sportivo de "La Serra" di San Miniato.
Si parte subito in salita, tanto per non smentirci,ma almeno al momento siamo su asfalto, pochi Km e poi saranno quasi esclusivamente strade bianche, redole, tratti accidentati ma fortunosamente asciutti, piccole ascese e repentine discese che si susseguono ininterrottamente per tutto il tragitto cui il grafico dell' altimetria non rende giustizia ma che i muscoli delle gambe riescono bene a percepire.
Alla partenza il cielo è carico di nuvole da cui di tanto in tanto un timido sole fa la sua fugace comparsa, e questo ci aiuta non poco,con l' andare del tempo però i raggi del sole riusciranno a fugare quel velo di nuvole ed elargirci fin troppo il suo calore, fortunatamente lungo il percorso gli organizzatori hanno posto delle docce volanti per alleviare le nostre pene ( almeno così era la passata edizione) e molti ristori con varia frutta di stagione e bibite di ogni sorta.
Oltre l' ottanta per cento del nostro incedere si svolgerà nella rigogliosa natura delle colline della Valdegola e della Chiecina dove una quantità enorme di ginestre di un giallo acceso e miriadi di fiori dai molti colori rendono il paesaggio circostante veramente stupendo, dove non è la natura selvaggia a dare il meglio di se è l' essere umano a dare un tocco di colore e forma ai dolci declivi che ci circondano ed una campagna intiera è impregnata di spighe di grano, grande dispensatore di vita anche se per molti è divenuto apportatore di problemi di salute.
Tra queste colline colore dal giallognolo al marrone che il soffiare del vento muove come onde del mare appaiono come spettri casolari in totale abbandono, e che un tempo forse neanche troppo lontano vedeva la vita scature dalle risate dei bambini, dai canti e i suoni delle feste danzanti sulle aie aperte al sole,dove un tappeto di mais si essiccava al sole, tempi andati di una cultura contadina che oramai nell' era moderna non ha più modo di esistere, peccato ( si vede che sto invecchiando).
Passando oltre arriviamo all 'antico castello di Montebicchieri, dove il tema della giornata " a spasso tra dame e cavalieri" trova la sua giusta collocazione, mancano circa 6 km all' arrivo ed il silenzio fin qui goduto, rotto solamente dai vari canti dei volatili, e da qualche goliardico podista e sopraffatto dall' infernale ronzio di metalliche zanzare proveniente da un crossodromo (la civiltà).
Siamo a meno tre ed alcuni addetti al percorso ci dicono essere finite le salite dimenticando che al punto in cui siamo anche un aumento millimetrico della pendenza è come una fiondata per le doloranti membra,qui è posta anche l' unica doccia volante, peccato orami è fatta.
Il cronometro ci dirà che il tempo di percorrenza è stato di 3 ore e 23 minuti, ben 20 meno dello scorso anno e questo si ripercuote malamente solo sul reportage fotografico, ma l' impellenza di non giungere tardi al lavoro viene innanzi tutto.
Tanto bella quanto dura, ben curata con due piccole defezioni, la prima non avere posto ad un bivio una freccia ben visibile e che ha fatto sbagliare strada a molti podisti allungandogli di fatto il percorso di alcuni Km (almeno son arrivati effettivamente a 35 Km),l' altra la scarsezza dell' evocazione scenica ai vari ristori così come la scorsa edizione, anche le agognate docce volanti (per me) quest' anno ridotte ad una e addirittura a soli 3 Km dall' arrivo, ma queste ultime sono poca cosa rispetto alla fatica e l' impegno profuso da tutti ,organizzatori e volontari, un grazie doveroso ed arrivederci al prossimo anno DIO volendo.
Prendetele per quello che sono, riflessioni a voce alta di un podista turista, forse troppe righe ma che non rendono appieno le sensazioni che si possono provare in corse del genere.