Anchiano e la sua scarpinata accoglie il popolo dei podisti in una
mattina di gennaio tanto fredda che molti dei partecipanti sono costretti a indossare i piumini
per l'intero percorso.
(luci d'inverno)
(e subito si parte)
(imbacuccati)
(e fluorescenti)
(verso il primo ristoro)
L'unica eccezione è UGO che imperterrito continua
a correre in maglietta e pantaloni corti. Siamo in prossimità dei giorni della "merla" e come
tutti sanno questo è il periodo più freddo dell'anno.
Dopo la camminata di ieri sono costretto a procedere al passo. La stanchezza si fa sentire ma è il
freddo che limita parecchio le forze e la possibilità di scattare foto. Il primo tratto attraversa il paese e giunti al ristoro ci indirizza verso la parte più alta passando attraverso un sentiero che costeggia la strada asfaltata. Finalmente si alza il sole.
(la Siberia è vicina)
(una bella foto dove si cerca del tè caldo per scaldarsi l'anima)
(fra ghiaccio e brina)
Il percorso
abbandona la selva e ci porta verso la cava, in prossimità della quale è collocato un ristoro e cosa
molto gradita, è stato acceso un fuoco che riscalda le nostre mani.
(attenzione al ghiaccio)
Lascio il piumino, che mi sta impacciando nei movimenti, ed inizio la salita che mi porterà al
terzo ristoro. La strada è ghiacciata e devo fare molta attenzione. Penso anche al ritorno ed ai rischi che corro.
Arrivato in cima alla salita vengo raggiunto dal gruppo del presidente. Foto di rito davanti al forno
e rientro ad Anchiano facendo molta attenzione a non cadere. La marcia è stata piacevole, i ristori abbondanti ed il
percorso molto bello anche se assai scivoloso.
(foto ricordo con saluti accanto al fuoco)
Domenica siamo a Cascine di Buti.
Fausto Martinelli