Lo spirito artistico di Angelo Del Carlo lo conosciamo benissimo: i suoi filmini a preparazione e a testimonianza della Porcari Corre sono piccoli capolavori. Averlo come ospite del Pellegrinaggio già era un piacere, lui arciere di vecchia data, che ci raccontava, andando in cammino, come il suo gruppo di "tiratori di frecce" organizzasse delle manifestazioni dove il tirare non era più da stanziali, in palestra o in un campo, bensì lungo un itinerario fra boschi e campi dove venivano preparati più di un campo di tiro. Una specie di campo di golf, ma più ampio e più vario.
Angelo mi ha mandato una serie di foto, tutte bellissime: a partire dal "taglio" della foto, dalla cura dell'esposizione, dal soggetto. E lo ringraziamo veramente di cuore. Inutile dirgli che quando viene con noi è sempre un evento.
Ciao Angelo e grazie.
all'ombra del campanile si aspetta la partenza
mentre anche Cristina Lazzareschi si iscrive al Pellegrinaggio
ed io vengo immortalato con il Presidente
mentre il Pizza, con la bandiera, aspetta
e Don Giuseppe, la Parola e il megafono
e la nostra Parrocchiale San Giusto
e la partenza, nella diversità dell'età, nel comune intento
e nel verde del bosco la lunga fila
mentre un orizzonte merlato ci ricorda le nostre tradizioni, i campi, i lavori contadini
e Angelo illumina il cielo già azzurro per far risaltare le sagome dei personaggi in una foto che sa di luce che viene dall'alto e ci tocca
mentre la terra rossa del campo del pastore sembra quasi darci una profondità terrena
e il gregge incontrato viene illuminato dal giallo del campo
e a proposito di campo: un poeta scrisse che "la vita non è come attraversare un campo"
ed aveva ragione, ma guardate questo, dove il fieno è stato appena tagliato e le presse raccolte, preso di sbieco per andare, in alto verso un cancello, provate a pensare, lasciate andare la fantasia
e la chiesa di Gragnano che quasi ci viene incontro al limitare di vigne spettacolari
e il Santuario del Belvedere con la sua aria fresca e i riflessi che vengono da belle vetrate
e la Parola di Don Giuseppe.
Grazie Angelo.