Lo scorso anno con la "scusa" dei quarant'anni, Antraccoli ci portò a Lucca, come già era successo anni orsono. Visto il successo hanno ripetuto la cosa ampliando il giro. Una visita all'interno di Villa Pnarrer, fra vialetti, fiori e spruzzi d'acqua, poi il girovagare nei luoghi simbolo della città, il passaggio davanti allo storico liceo classico N.Machiavelli, il duomo in tutta la sua bellezza, la sortita delle mura vicino alla Manifattura, l'odore di sigaro lucchese che resta nell'aria a ricordqare la qualità lucchese del sigaro toscano. Tigli fioriti e il giardino botanico arrivandoci da San Micheletto, Fondazione Ragghainti della Cassa di Risparmio, i chioschi di San Francesco, il sole sulla spianata ex caserma Mazzini, il laghetto di Lucida Mansi con le ninfee nell'ombra maculata dagli alteri alberi dell'Orto botanico.
Lasciare Lucca per ritornare al luogo di partenza e arrivo, quasi ci dispiace.
una volta seguivano le stelle comete, ora, moderni pellegrini, la mongolfiera
Palazzo Pfanner, una delizia
artisti in piazza della Pupporona
la cupola interna del Banco di Roma
il leone sulle mura
l'Hotel Universo che verrà restaurato
le finestre dell'Universo che danno su Piazza Grande. Da una di queste la mattina, svegliandosi, Chet Baker, si affacciava e con la sua tromba dava il buongiorno ai lucchesi
laghetto del giardino botanico
e le sue ninfee.
Andrea Bartalesi