ATMOSFERA A BOZZANO CON PUCCINI foto di Mario
08/01/2011
a cura di Mario Pardella detto "Cornicette"
La Marcia di Bozzano resterà negli annali e nei ricordi, per una mattinata che prometteva SCHIAFFI che si sono, meno male, trasformati in carezze. Quando siamo scesi dalle calde auto ci siamo trovati un vento arruffone e noioso, che non si sapeva bene cosa ci avrebbe riservato.
Partendo tutto si è attenuato, la minaccia di piovere, il vento fastidioso e, salendo, incontrando amici, la cosa è diventata piacevole.
Guardando verso il basso lo specchio di Massaciuccoli ci faceva pensare a Puccini, a lui che se ne stava su queste colline con il fucile a tracolla o pronto alla bisogna e a come le melodie siano entrate nella sua immaginazione.
Poi, mano mano che andavamo avanti ci hanno conquistato Mario e Elisabetta, musa ispiratrice. E' una ragazza all'apparenza mite, ben educata, con un sorriso tenero, due occhi pronti. Una ragazza per bene che ti fa compagnia con discrezione senza essere mai invadente. Io la giudico così, Mario avrà anche lui dei giudizi da dare, ma credo di non sbagliarmi. Quindi, all'inzio c'è un elogio all'amicizia, al condividere le fatiche, le salite e gli scatti fotografici
e qui vediamo la nostra amica, alla partenza con quelli della domenica e uno della Verrua
una foto piena di riflessi
questi invece sono degli intrusi: siamo noi, quelli del Porcari, io sono dietro con il cappello a cacciatore (visto che parliamo di Puccini e della caccia)
Mario dopo uno scatto poderoso ci sopravanza ancora per immortalarci su questa pettata
dove se scivolavi tornavi in fondo
e chissà se avremmo trovato il coraggio di riprovare
ed ecco una foto molto bella, scattata da Elisabetta, dove il nostro Mario serve per dare il senso della profondita'
e poi un altro amico vuole la foto ricordo con Elisabetta
e poi scatta la foto a Mario e alla nostra amica che sfoggia un maglione nero che, dalla scritta, deduco gli sia stato regalato da Linus, noto DJ
ma è ora di guardarci intorno
l'autostrada con i suoi viadotti che Puccini non ha mai visto
questo serpente che si snoda fra le colline
e chiudo con la Villa Puccini a Chiatri, stile che risente dell'influenze europee del nostro grande conterraneo
Insomma credo che sia stata una bella mattinata, su percorsi impegnativi, ma superati cgrazie anche alla delicatezza ed ai teneri sorrisi di una compagnia adeguata.
Grazie a Mario ed a Elisabetta