Siamo arrivati a Natale, e già lo sapevamo, che sarebbero state "Feste" nuove, nostre, intime.
Ce lo sentivamo granire nei nostri pensieri. Sarà la scusa per stare in famiglia, senza abbracciare nessuno, ma godendoci il piacere di avere con noi i figli o la mamma, il babbo che non c'era mai, sempre di fretta sempre al lavoro.
Insomma è così, non occorre essere tristi, prendiamo il meglio della cosa e speriamo che questa diventi una storia da raccontare in futuro, a chi nascerà dopo.
Ma noi siamo podisti, gente che non la tieni ferma nemmeno imbullettandogli le scarpe al pavimento. Facciamola, qualche camminata, possibilmente soli o con pochissimi amici, ma con mascherina e stando lontani quanto basta per poterci scambiare una frase e qualche battuta.
Ma ognuno ormai sa cosa poter fare per non esagerare.
Io vi faccio gli auguri di giorni sereni, di sorrisi sulle labbra, senza baci, ma teneri e con il brillio negli occhi, quei bagliori tremolanti che vedi e che ti dicono che chi ti guarda ti vuol bene.
Auguri.
