Ieri la spettacolare marcia di Mulin Nuovo. Percorso come lo scorso anno con piccola variante nello scendere da Uzzano. C'è la mano di Ferretti e si vede. E' sadico, quell'uomo. Ma grazie al suo impegno sono stati riaperti tratturi antichi. Questi sono i suoi colli, qui ci va a nozze. Grande Ferretti. Sono sentieri percorsi in marce diverse, tipo quella di Colle. Mario si è dato da fare, ma ieri ci volevano mille occhi per vedere tutto quello che meriterebbe vedere.
Buggiano e il suo castello è una chicca, pieno di angoli pittorici e piante delle quali gli abitanti vanno fieri, tanto da aver fatto una pianta con l'inventario.
Ad ogni ingresso di orto una ceramica con il suo "titolo". Vicino al Comune e alla chiesa, un cancellino e a sinistra la mattonella:
Se andate a curiosare su internet ecco il nostro Orto di Lucia e Filiberto:
"""L’originale denominazione mette insieme l’amore per le essenze vegetali e per le parole dei poeti che da esse hanno tratto ispirazione e che in occasione dell’apertura i proprietari offrono ai visitatori. Il giardino è la naturale estensione, in spazi aperti e geometricamente ritmati, del grande caseggiato di pietra che chiude il lato sud della piazza del Castello, coevo al Palazzo pretorio. Il giardino si stende su tre livelli di terrazze a scarpata murale, ricoperte da prato naturale. La terrazza più bassa, a cui si accede con dei ripidi gradini in pietra, è stata recentemente recuperata dagli attuali proprietari, restaurando il muricciolo che insiste sulla cinta muraria più antica del Castello.
Sul verde variegato del tappeto erboso si proiettano le vivide tonalità dei limoneti a spalliera, disposti come quinte teatrali sui muri ai lati del cancello d’ingresso e lungo i muraioli a mezzogiorno, a cui si aggiunge una armoniosa varietà di altre essenze (l’arancio, il mandarino, il camelio, l’olea fragrans). I fusti scolpiti e contorti di alcuni vetusti olivi si alternano a quelli di piante più giovani, suggerendo la quiete suggestiva del “meriggiare pallido e assorto presso un rovente muro d’orto”.
Citrus Sinensis (Arancio)
Citrus Reticulata (Mandarino)
Camelia Japonica (Camelia)
Cipressus Sempervirenz (Cipresso toscano)
Citrus Limon (Limone a spalliera)
Olea Europea (Olivo)
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Il campanle prorompente, la facciata del Palazzo Pretorio con le copie dei casati, con il sole che la macchia e lascia all'ombra l'arco in mattoni dal quale la vista sprofonda verso il basso.
Scendi sulla strada e guardi in alto Colle e il suo borgo, ma non c'è tempo. Si scende ripidamente sulla strada sottostante e prendiamo a destra costeggiando un torrentello, ma subito saliamo la Via dei Campioni e ci sentiamo inorgoglire il sangue, ci sentiamo campioni, ma scopriremo dopo che la via prende il nome dalla Villa Campioni. Passiamo la Chiesetta di Santo Stefano e prendiamo un sentiero erboso bellissimo che ci fa scendere a Stigliano.
Un ristoro con Cip e Ciop, con tantissima gente, ci distrae, belle parrucche rosse, sorrisi da domenica mattina piena di sole. Ma io so cosa mi aspetta e me ne vado verso La Costa. Un sentiero fra gli ulivi con una impennata finale che è più dura di una scala a pioli. Ma noi abbiamo le gambe "fresche" di stanchezza. In cima ci aspetta un muro di cinta che ci impedisce di entrare in chiesa. (Dopo una salita così forse i pellegrini si fiondavano in chiesa cospargendosi la testa di cenere).
Scendiamo nella piazzetta de La Costa, quasi una terrazza sulla piana, sui tetti, sulle serre, sugli ulivi. Ce ne andiamo verso Uzzano, tanto di autodefinizione "Borgo degli agrumi" passiamo la Porta alle Pille e quando ormai pensiamo di andare a casa del Priore in cima al cielo, scendiamo un sentiero di pietre fra le erbe, pericoloso, ma noi abbiamo le gambe fresche.... Scendiamo a Santa Lucia e poi gli ultimi 4 km di pianura per tornare a mancinare al Mulin Nuovo.
All'arrivo fette di pane con salsiccia, e bruschette affogate nell'olio. Tanti amici, tanti. Stamani eravamo tutti qui, Tre Province, Pisani e Lucchesi. Mancava Moreno per impegni personali, ma Enzo non ci ha lasciato senza selfie.
vediamoci qualche foto di Mario. Le altre le trovate nella gallery
il carnevale "impazzava"
ecco Enzo Luca e Roberto (gli ultimi tre a destra)
il sole si diverte
il mio amico di Pontedera lascia sfogare il cane che sogna un gattino nero aggrappato a una rete di cinta..
il nostro Fausto sulla redola
Borgo a Buggiano
ecco il Bartalini da Castelfranco
una bella foto di Mario sulla salita verso Buggiano
che bellezza, la Torre e laq piana
e noi saliamo il pendio
la chiesa di Buggiano, girandoci indietro, quasi un pentimento..
la Chiesa di Santo Stefano sulla via dei Campioni
Da riflettere. La vecchia chiesa di orgine romana (rifatta perchè distrutta, era stata usata come appoggio da una casa di contadini.
sentore di primavera
il sorriso di Cip e Ciop troppo bello per non riconoscerlo anche se nascosto sotto la parrucca
Mario si inserisce, vecchio volpone, cacciatore di sorrisi
La Costa
la chiesa dove cospargersi la testa di cenere dopo la salita
e Mario ha smesso di guardare, c'è da camminare verso l'arrivo, altrimenti si arriva domani.
Grazie agli organizzatori. Preparare un percorso così richiede impegno e tempo, questa non è una marcia da quattro palanche false. Qui siamo in un posto stupendo e l'impegno è importante.
Andrea Bartalesi