La corsa di Bozzano, o forse meglio definirla la marcia di Bozzano, visto che solo in pochi toprunners riescono a correrla tutta (e li vorrei anche vedere).
Ma è una corsa che ti porta in Paradiso, in senso lato, ma anche spettacolare dal punto di vista paesaggistico. L'autostrada ti fa sempre da punto di riferimento, e ti meraviglia, con le sue altezze e le sue distanze. Serve anche da punto focale per la profondità dello spettacolare paesaggio, il lago la pineta, il mare, il cielo.
Basse macchie di lecci, ciuffi di pinastri su seni rotondi e dolci, sentieri ripidi che contrastano con i desideri, sassi appuntiti dove potresti lasciarci un pezzo di scarpa, discese in cemento dove hai paura di incontrare l'armatura, la maglia in tondino di ferro, che fuoriesce. Certo ci puoi andare in macchina a Chiatri, a quella Villa Puccini che ci accoglie con tutta la sua non curanza, quasi altezzosa, ma se la osservi bene, con la sua misera situazione attuale, quasi, lei che ci snobba, sembra dimenticata da tutti, anche da noi podisti. Un muro di cinta pieno di erba parietaria e umidità...oltre il rosso nobile della casa, come una vecchia signora che porta in giro i suoi ricordi di un fasto passato.
Insomma una bella mattinata, che Befana o gli amici di Bozzano, ci hanno regalato.
E dopo tanti discorsi vediamoci le foto che ci manda Mario, sempre misurato, sempre attento.
Marzia e Genni stamani in rosso
alberi secchi caduti dove si mette in prova l'agilità del podista
è l'ora delle decisioni importanti...
sembrano gli scalini che dal Purgatorio ti faranno andare in Paradiso, un ulteiore sforzo...
la fatica, la lotta continua con la forza di gravità, che ti vorrebbe giù
abitati appaiono come nel presepe
la bretella, una fettuccia, una tagliatella...
ecco lo spettacolo nello spettacolo, il lago di Massaciuccoli, dove Puccini con la sua barchetta andava a caccia di Folaghe, la striscia della pineta di Torre del Lago il mare che sembra diluirsi nel cielo...
e Mario si dona per una foto ricordo con dolci signore
ecco Chiatri
ecco la nobile Villa Puccini dove risuonano ancora le note di musiche che forse erano condizionate e ispirate dal vento, ma forse più ancora dai silenzi nelle lunghe attese di un colombaccio in ritardo
un'occhiata in basso, l'autostrada, il luccicare delle serre..
la cartolina di Mario.
Grazie, veramente ho potuto rivivere la mattinata, le emozionimentre la fatica è dimenticata. Non dimenticate la gallery
Andrea