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CAMIGLIANO IL MONDO STA CAMBIANDO servizio di Claudio

22/11/2011

a cura di Claudio Landucci

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Camigliano (LU)
" Il mondo sta cambiando.......il vecchio mondo brucerà tra le fiamme dell' industria.... le foreste cadranno..." così un grande narratore ( Tolkien) fa dire ad un suo personaggio (Saruman) nella saga de il Signore degli anelli, stamani l' ennesima dimostrazione che tutto questo non era poi troppo fantasioso.
Trascorsa la nottata al lavoro ed avendo già saltato la corsa di domenica scorsa, oggi considerato che la passeggiata del T P L è relativamente vicino casa decido comunque di prendervi parte.
L' appuntamento odierno infatti si tiene in quel di Camigliano, paesino del comune di Capannori dove sorge la villa Torrigiani, luogo di ritrovo e partenza per molte edizioni di questa corsa.La giornata si apre con un bel cielo terso, i campi luccicano del bianco colore della brina sotto un tiepido sole nascente, una cartolina più invernale che di tardo autunno.
Non ho ricordo di un così bel giorno in occasione di questa corsa, tutt' altro, il tempo è sempre stato buio, piovigginoso,e con un impalpabile nebbiolina che rendeva tutto ciò ancora più cupo.
Questo se da un lato torna a vantaggio degli organizzatori di fatto avvalora la tesi non troppo fantasiosa di Tolkien, ma questo non è il solo cambiamento che ci si prospetta stamani, infatti non partiamo più dal complesso della villa Torrigiani ma siamo spostati qualche centinaio di metri più in la, questo comporta oltre un danno di immagine per gli organizzatori, anche una cospicua perdita di possibilità di parcheggio ma essendo noi camminatori non dovrebbe risultare un problema aggiungere qualche centinaio di metri alla passeggiata che ci accingiamo a fare.
Arriviamo comprensibilmente (almeno per me) oltre le ore otto con qualche buco vicino alla partenza liberato da coloro che già hanno concluso la loro partecipazione, la voglia di tornare indietro a prendere la macchina è tanta, ma poi desisto, facciamo l' iscrizione ai rispettivi gruppi e poi ci attardiamo ad aspettare il Taddeucci, oggi capo gruppo dei Marliesi intento più a dare spiegazioni sulla mancata iscrizione della marcia delle ville al calendario del T.P.L. ma che sarà comunque in essere con altro calendario sempre nella sua canonica data.
E' già da tempo che si vociferava di una uscita della corsa Marliese dal suo contesto storico per ragioni che non sta certamente a me elencare, rimane il rammarico di vedere una delle marce più partecipate non solo a livello locale abbandonare un calendario che onorava da ben 35 anni, non so se ci siano state incomprensioni o una mancata volontà di appianare le divergenze che si sono create tra dirigenti del T.P.L. e comitato organizzatore del gruppo podistico Marliese, sta di fatto che un altra manifestazione abbandona, fortunatamente non come altre che spariscono dal calendario podistico ma si rimette in gioco sotto altro comitato organizzatore.
Tra una delucidazione e l' altra partiamo che sono le otto e quarantacinque se non oltre, al primo bivio tra la 10 e la 18 Km abbandoniamo il presidente dei Marliesi ai suoi pensieri in compagnia dell' amico Contino, approfittiamo di questo per allungare un poco il passo, abbiamo ancora una decina di Km da fare e buona parte di questi con una salita niente male.

Ecco Caterina, Contino e Taddeucci

 

 Caterina e la Villa Fanini (già Arnolfini, già Conti Marchi)

 una bellissima foto di Claudio alla pruetta carica di fiori e di luce

 la pompa per chi ha sete, vicina alla Chiesa di Gragnano

 

 e sulla salita del Belvedere, fra le case, una palma dona un senso di villa sicula

 ecco la bella facciata del Santuario della Madonna del Belvedere

 


Una cosa che appare strana fin da subito è che nonostante la corsa ci porti ad attraversare le belle colline del Capannorese si corra sempre su strada asfaltata, non un sentiero, nessuna strada bianca ma solo asfalto, questo non rende comunque meno bella la corsa che ci porta ad attraversare i bei borghi di Gragnano, San Gennaro, Petrognano, San Andrea in Caprile.

 

 vigne con le loro vecchie foglie di un marrone rossiccio

 la mano dell'uomo quando impreziosisce e non deturpa

 

un porta campanelle sulla via di Lappato

 

 

sopra di noi chiese ci osservano

 Tofori lontano

 

ancora della serie "per chi ha sete"

 

un campanile oltre il verde.

 


Non starò certamente a dare voti, devo dire comunque che oggi si sono visti un po più di addetti sul percorso, solo due i ristori sulla lunga e all' arrivo come pacco gara una bottiglia di vino, non più effigiata con la festa di Noè, sagra che si teneva dove partiva la vecchia corsa ed anche lei sfrattata.
Non so perché ma ogni volta che ci danno del vino mi viene alla mente una vecchia battaglia del Bartalesi contro l' elargizione di questa sostanza alle passeggiate podistiche, ma eravamo ai tempi in cui l' Etanolo mieteva vittime.
Claudio Landucci

 

 

°°°

Cgiamato in causa commento: la battaglia contro il vino alle corse è inziata tanti anni fa. Per un periodo (coincidente con lo scandalo del metanolo come ben ricorda Claudio) ci fa un rallentare della cosa, ma poi, dimenticato che una bottiglia di vino se costa quanto costa agli organizzatori non può essere vino, tutto è tornato come prima. Quando la domenica mattina ci trovavamo negli anni 70 e ci contavamo in poco più di cento, il vino era imbottigliato dagli organizzatori dalle damigiane che produttori locali gli regalavano. Aveva un senso, quindi, era vino che magari aveva dei difetti, uno spunto, aveva preso il settembrino, ma era un vino tolto da botti di legno che magari non erano state sgrumate bene.

Erano tempi in cui le nostremarce erano più folkloristiche che sportive, a tutti una medaglia ricordo ed una bottiglia di vino. Qualcosa che aveva a che fare più ccon le future Sagre che per un impegno sportivo.

I tempi sono cambiati, come dice Claudio o Tolkien, ora il vino deve essere sigillato, controllato, con il risultato che molte volte si ottiene una bella confezione, con tutti i requisiti, le etichette, il tappo. Per la strada però in molti casi abbiamo perso il vino.

Io amo bere il vino ai pasti, ma vorrei bere del vino anche non perfetto ma vino.

A Camigliano ci hanno dato sempre il vino di Noe' di una nota Cantina Sociale locale, quest'anno hanno cambiato. Forse perchè non ci sarà più la Festa di Noè.

Il mondo sta cambiando, la marcia di Marlia non è più nel calendario del Trofeo Lucchese, ma Camigliano continuare il vino e in questo non cambia.

IO, sinceramente, mi sono stancato di lottare contro i mulini a vento. Perchè la comodità di invitare un produttore con il suo camioncino, le sue ceste, le sue bottiglie, contare quante ne manca e pagare solamente quelle che mancano, tolgono impegni agli organizzatori e come si dice "fanno prima".

E chi la riceve la prende e la porta a casa o chissà dove.

Bene così.

Ben più grave l'assenza di Marlia. Qualcuno doveva mettere da parte una porzione della propria presunzione, ma così non è stato. Mentre sulla bottiglia di vino... nessuno ha niente da dire.

Grazie Claudio per avermi dato il modo di fogarmi un po'

Andrea Bartalesi