Domenica 1 maggio festa del lavoro il TPL ci porta a Camigliano per
La 35° Passeggiata panoramica Camiglianese. La mattinata è bella, ed il
sole è già alto quando arrivo al ritrovo di partenza. Sono passate da poco le 08,00, ed alcuni podisti stanno già ritirando il pacco,mentre altri stanno ancora arrivando.
(ecco chi già torna)
(e chi non è ancora partito)
(e chi se ne va seguendo piedi)
(la nuova maglietta indossata dai nostri soci)
(i nostri rappresentanti impegnati)
(la chiesa nel controluce, un effetto particolare)
Vista l'affluenza faccio difficoltà a parcheggiare vicino al tavolo dell'Atletica Porcari. Breve riflessione se ritornare
indietro in attesa che si liberino i primi posti auto o parcheggiare dalla parte di S. Colombano. Decido per la seconda ipotesi e quindi mi incammino verso il tavolo delle iscrizioni sapendo che questa mattina, al percorso della mia camminata, devo aggiungere altri due chilometri. Mi incammino verso i Cappuccini ed imcontro parecchi del nostro gruppo che stanno già
rientrando. Lo spettacolo intorno è molto bello.
(il muro della villa Torrigiani fa da sfondo ai partenti)
(mentre gli altri li seguono)
(veramente una bella foto: complimenti Fausto)
(occhiate dentro le ville)
(i cipressi, le loro ombre, nuvole bianche, un'altra bella foto)
La primavera avanzata
mostra la bellezza di questa campagna con oliveti e vigneti che fanno da
cornice agli immensi parchi delle ville storiche che si trovano in questa zona.
Salgo verso S. Andrea in Caprile e arrivo al bivio della media con il dubbio se continuare o scendere per la 5. Purtroppo, considerando anche i chilometri che mi restano da fare per arrivare al parcheggio della macchina preferisco la 5. Rientro a Camigliano passando davanti la Villa Torrigiani
verso le nove e trenta. Un paio di fette di fettunta e ritorno a casa.
Ottima marcia, con percorsi panoramici e ristori abbondanti. Grazie agli
organizzatori che non hanno fatto mancare niente.
Fausto Martinelli
(come la colonnata dentro la Villa)
(l'alterigia della Villa Torrigiani)
(gli amici Segromignesi, nel controluce, ma comunque inconfondibili)
(questo fabbricato, che vedo infinite volte, mi rico, sempre, i paesi slavi al confine con l'Ungheria. Sono forse le torrette rotonde che sanno di oriente
(la chiesetta della Villa)
Grazie Fausto: ottimo lavoro.