A Camigliano la pioggia ha scoraggiato i pavidi. Corta e veloce e tutti a casa.
Per chi come me ha sfidato l'acqua è stato ripagato con una mattinata tutto sommato piacevole e un percorso che nelle sue spigolature è stato nuovo, piacevole e ci ha fatto conoscere "redole se fossimo a Lammari" sconosciute.
Chi ha fatto la 10 km non ha gradito molto per questo girovagare in pianura incontrando strade note per poi rimmergesi nella campagna. L'acqua iniziale era anche fredda, ma dopo averci bagnato bene, ha deciso che poteva bastare e la temperatura è salita. Per i temerari della 18 km la salita a San Colombano Alto e poi alla Tenuta di Valgiano, con visione sulla vigna dei Palistorti, è stata calda e asciutta, quasi come se un phon gigantesco fosse posto per togliere il bagnato.
Vi faccio vedere qualche foto
pioppete nel verde, silenzio, pace
sentieri come gallerie
chiesa di San Colombano alto
il campanile storto (siamo in sintonia con i pali)
le "capitagne" della vigna dei palistorti
i colori dell'autunno
San Pietro a Marcigliana e la fattoria Mazzarosa
quando colorano una vecchia "mestaina" o tabernacolo
con i cartelli delle cunette e dello sdrucciolevole capisci perchè l'hanno colorara di rosso!!!
questa inceve è al naturale.
Mestaina è il termine garfagnino per indicare i tabernacoli e le piccole chisine nelle selve, quasi sempre dedicate alla Madonna
Forse (ho una informatrice locale) deriva da Maestà
fanno parte del paesaggio e si inseriscono nelle nostre tradizioni, come i muri di ciottoli e pietre
poi saliamo alla Brugher
rose timorose e bagnate
scosse dalle improvvise cadute degli ippocastani
con il profumo di queste piccole, quasi ruderi, mele-limoncelle, irregolari, rachitiche lontane dalla loro Campania, ma così profumate
infatti a una nobildonna è diventato rosso il naso a forza di porlo alla ricezione dei profumi
ieri un matrimonio nella limonaia, è rimasta, solitaria, la piccola macchina addobbata con fiori
...falsi
aspetto inglese della villa
e come ultimo saluto.
Andrea Bartalesi