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CAPANNE CORRE CON MARIO

06/04/2010

a cura di Mario Pardella detto "Cornicette"

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27borgo

Mario con i suoi amici vive la 32° edizione di Capanne Corre, con la sua inseparabile digitale. E' una giornata invernale, il cielo grigio non manda luce, solo le strade bianche, quasi un riflesso, esaltano i podisti.
I suoi personaggi sono a metà fra il vero e il sognato in questo giorno che cerca di riconciliare il fisico con la fatica dopo i piacere della gola e del palato, dopo i pranzi e le soste Pasquali. Quella della mattina è un'anticipazione della Pasquetta, della gita sull'erba (bagnata) della capatina al mare dove, riparandosi dal vento, si cerca il primo sole, illudendoci dietro nn improvviso raggio di sole.
Insomma una mattinata tutto sommato bella, e non ci resta che ringraziare gli organizzatori, sia questi quelli di Capanne o quelli di Bagni di Lucca, di averci permesso di correre malgrado le feste appena passate e la mattinata che invitava a prolungare il riposo fra le calde lenzuola.

Cominciamo la cronaca di Capanne presentanto il gurppo amico, fondamentale per una bella mattinata insieme
ed in curva passano i veloci, i personaggi podsitici famosi, la cagnetta.....
mentre già le prime salite riscaldano i muscoli
e questa bella foto ci mostra il mondo podistico su una strada bianca, una collina che chiude l'orizzonte e un cipresso
la freccia ci distrae e non vediamo il bel gesto atletico degli Ospedalieri
ed ancora una bella foto su queste strade bianche in queste colline sanminiatesi
e i podisti non sono pochi, si aggruppano specialemnte sulle brevi salite
mentre Mario approfitta per una foto in un borgo
mentre la faccia dello spensierato, pur sorridente, è consapevole delle difficoltà della vita
e la musetta risente delle feste e se ne viene bel bella alla moda Donabbondiana
Mi fermo su questa foto che intitolerei SantoMario. Santo per quel dito che nelle tele antiche molte volte hanno i Santi, una via di mezzo fra l'indicare una via da seguire e l'ammonimento di non prenderne altre. Ma non facciamoci distrarre: dietro un bel paesaggio delimitato in basso dalle verdi foglioline di una primavera che non si sente ma c'è.
un borgo
ed una torre
mentre il panorama con le nubi ianche che stazionano a mezza quota ci fanno sentire la fredda  ed insoltia brezza
ma Mario, come ogni buon cristiano, ci manda un fiore, rosso, luminoso, quasi un invito a guardare con fiducia verso il domani.
Grane Mario, grazie ancora.
Andrea