CASCINE DI BUTI E' SEMPRE PIU' UN'IMPRESA foto di Mario
01/02/2016
a cura di Mario Pardella detto "Cornicette"
Cascine di Buti da due anni in versione 20 km ha mantenuto il fascino delle marce nelle quali devi buttare il cuore oltre la siepe. Ieri con l'acqua, il vento a raffiche, le gocce che sembravano tagliare il tuo volto, il fango lassù, proprio lassù dove osano le aquile...il fango....non nel padule vicino e sotto di te. Cercare appoggi sulle pietre wstridule che affioravano aguzze e sapere che non avrebbero garantino nessun appoggio umide come erano. In questi frangenti, dove sei portato a rinchiuderti in te stesso, ringobbonirti e tirare indietro la testa come una tartaruga, a volte incontri compagni di marcia che illuminano il buio della giornata con la loro allegria e il suo modo di essere. Ieri ho incontrato un gurppo di compagni proprio in cima alla salita dove si erano fermati per una foto ricordo e a me, che sopraggiungevo, hanno chiesto di fare loro una foto completa. Così ho conosciuto Debora che per ringraziarmi ha voluto dedicarmi un suo selfie. Ecco questo è quel sociale di cui parlavano i vari Maggini o il Rovai, quando la marcia ti fa conoscere gente nuova, gente come te, più anziana o più giovane, ti fa scoprire altri mondi (perchè ogni persona è un mondo). Sempre a Cascine conobbi Anina Jol che ho incontrato domenica scorsa a Vinci, persone uniche.
Certo stamani le gambe sono...come devono essere!!! Ma ora guardo le foto di Mario insieme a voi, Mario che ha scelto la 15 km insieme a Cip e Ciop per l'occasione con due cornetti rossi modello diavoletti.
Dimenticavo: mimosa fiorita. Sulla salita interminabile Silvia passa con un rametto di mimosa nella mano, tenuto al caldo, quasi, nel freddo che ci circonda. Degna di un quadro stile macchiaiolo.
bella bella ...la foto...l'oggetto...il suo essere sfuocata.....
Mario poi si è esibito in uno dei suoi scatti migliori per sopravanzare la modella e scattare una foto con la mano ferma e con il cuore in tumulto...
il dilemma: l'illusione o la concreta realtà?
Enrico non transige, lui così piazzato sulle gambe, solido, è un sognatore e va per la lunga
Cip e la mimosa
ancora mimosa con due stupendi occhi spalancati sul mondo
Ciop e la mimosa (qui la sua vena diavol-carnevalesca è più evidente
ed eccoci alle due cartoline di Mario con le quali chiudiamo il suo reportage.
Grazie Mario. Altre foto nella gallery.
Andrea Bartalesi