Bella corsa impegnativa quella di Cascine di Buti. Prima ti mandano verso Vicopisano per un riscaldamento muscolare necessario e poi subito il Termine (già il nome fa pensare) poi alla sua sommità mentre la 12 scendeva a Buti la 18, la 25 e la 30 prendevano una lunga strada sterrata nel bosco, con pietre e terra argillosa, fra piante di pino che a macchie inverdivano il paesaggio con un cielo neghittoso e un vento maligno che ti aspettava alle curve. Poi, dopo il bivio dela 18 si saliva verso il Sorbo e arrivavamo sulla provinciale che da Buti porta a Calci, In curva un cartello ti avvisava "Ristoro del Maiale" e non sapevi, al momento se era destinato ad eventuali maiali presenti, ma il dubbio ti veniva subito tolto per la dovizia di cose di origine suina, per tutti i coraggi possibili. Strada asfaltata di invitava ancora in alto fino a che, io, giravo a destra per la 25 km mentre gli altri, tutti gli altri, continuavano verso le antenne vicine. Ma per i venticinquenni come me la salita non era ancora finita, c'era da salire sul poggio e da qui prendere una lunga rincorsa che ci avrebbe riportato nelle selve più in basso e poi all'arrivo.
Ma vediamoci le foto che ci ha mandato Aldo.
Ecco Aldo e l'amica ex ponpon ora baschetto
la signora in versione fiore azzurro che si stringe a Raul Bova
(certo questa bandierina è già stanca
mentre la strada per Vicopisano ci scalda
e il Bartalini con la fida macchina fotografica è in agguato
ma la salita incombe alla prima giravolta
e anche Sergio il simpatico Livornese frena
mentre i duri cominciano a giocare
bella corsa di una altrettanta bella podista
i nostri Lisa e Luigi al bivio e ristoro preso d'assalto
e dal balcone del ristoro si affacciano quelli della domenica
certo la discesa ti fa allungare le gambe
Aldo cerca effetti fotografici
mentre dal Seracino si va all'arrivo
qualche tenerezza per scaldarci dal freddo
e la migliore cura è il sorriso
e...Viva le donne di Fornacette!
Grazie Aldo sei sempre un mito