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CASTELFRANCO E LE CERBAIE foto di Mario

02/10/2017

a cura di Andrea Bartalesi

Castelfranco ci porta a spasso per le Cerbaie, ma per sua collocazione, ci deve portare alle colline. Quindi tratto di pianura dove ti puoi scaldare senza forzi eccessivi, e fase finale con possibilità di allungare il passo. Per chi corre di lena, ovviamente. Ma anche chi come me va di passo la marcia ha motivi in sé che non ti permette di rinunciare. Anzi, a ben vedere, noi camminatori, abbiamo modo di osservare cose che chi corre non guarda. Per esempio la chiesina di Santa Giulitta e Quirico, stamani, a Montefalconi, era aperta. E allora approfittiamo per una occhiata. Chiesa, seria, quadri scuri alle pareti, quasi le luci dei candelabri ti meravigliano.

Santa Giulitta viveva ad Iconio , città della Licaonia (oggi in Turchia) durante la persecuzione di Diocleziano nei confronti dei cristiani. Essendosi convertita al cristianesimo e temendo per sé e per il figlio, lasciò i suoi averi e la sua città, fuggendo con due ancelle e con il figlioletto Quirico di tre anni. Scoperta e catturata mentre raggiungeva Tarso, per ordine del governatore della Cilicia Alessandro, fu posta sotto tortura affinché accettasse, secondo la prassi, di sacrificare agli dei. Pur nei tormenti la donna rifiutò di rinnegare la sua fede. A presiedere il giudizio era lo stesso governatore Alessandro che teneva sulle ginocchia il piccolo Quirico. Le ripetute nerbate inflitte a Giulitta non facevano vacillare la sua fede, ma addirittura fecero sorprendentemente pronunciare al bambino: «Sono cristiano anch'io!». A queste parole il governatore scagliò il piccolo sui gradini del tribunale, facendogli battere la testa e uccidendolo sul colpo. La madre non si scompose, ma rimase in preghiera ringraziando il Signore perché il figlio l'aveva preceduta nella gloria dei Cieli. Il governatore Alessandro, pieno d'ira, la consegnò allora al boia perché fosse decapitata.

 

Insomma una storia che ci porta a domandarci come sia giunta fino a noi e , ancora di più, come qualcuno abbia pensato doveroso innalzare una chiesa per il loro culto. Il mondo gira senza fermarsi e già questo è strano. Non è successo a Calcinaia, ma in Licaonia...

Vediamoci le foto di Mario, molto più vere e locali.

so di Pisa e allora?

e Mario.....Anch'io so di Pisa, ti volevo dire che sei belloccia....Ah allora.....

quasi quasi mi faccio un selfie ai capelli che mi mancano

Gianni fa il dadaunpa, ma è tornato dalle Dolomiti, glielo permettiamo dai

si parte sotto l'acqua

e Moreno e Enzo vengono festeggiati da Roberto e gli amici per l'impresa "pisana" sulle Dolomiti

ma allora piove o non piove?

gli orentanesi passano fra una goccia e l'altra

e Mario dedica loro una rosa "rugiasosa"

spensierate si nasce

passo lungo, ombrello arcobaleno che fa tanto alla moda e via... la nostra Lisena

guardate il cane.... con tante persone e cose in giro...guardate...sembra incantato ...si domanda...ovvia ma da dove saltano fuori? 

salita

anche le aquile abbassano le penne

a metà salita il ristoro ci vuole

 

per una volta il Bartalini senza macchina fotografica

ecco la chiesa di Santa Giulitta

non, non sono i primi classificati...

Cartolina di Mario per i ringraziamenti e saluti. Da notare che sulla 20 in molti hanno sbagliato strada andando in giro per le colline di Santa Maria a Monte.

Andrea Bartalesi