La marcia di Cerretti è sinonimo di fango. Del resto si svolge in gennaio, i suoi percorsi sono a bordo del vecchio lago di Bientina, lato fiorentino, in un alternarsi di salitelle (dure) e discesine, pungitopi e arbusti, rami esausti caduti e scricchiolanti, alberi importanti che ti guardano dall'alto come se tu fossi un moscerino.
Nelle confluenze delle discese nei boschetti l'acqua ristagna e il fango diventa sovrano specialmente dopo il passaggio di tanti podisti bipedi, e animali quadrupedi (cani, cavalli tanto per non far nomi).
E ieri eravamo in tanti a Cerretti. Una fiumana si è mossa alle 8.00 e, altra cosa significativa, il percorso della 12 coincideva tutto con quello di 18 (in effetti 16.5) e quindi la pesticciata dei bipedi era sia dei 12 che dei 18.
I boschi e i boschetti ci hanno fatto compagnia, abbiamo visto l'osservatorio astronomico di Tavolara e il castello di Pianore, la chiesina discreta che, timida, si nascondeva dietro a un abete. Abbiamo visto i laghetti formatisi in questa stagione piovosa nel vecchio alveo del Lago di Bientina.
All'arrivo una zuppa di verdura, molto ribollita, ma non ci siamo soffermati troppo sul gusto, tirata giù, faceva bene.
Amicizie che si intrecciavano ci hanno fatto tornare a casa felici. E questo, anche se le scarpe erano sporche, ci ha gratificato.
Mario, come al solito, a cogliere i volti e i sentieri, occhi sfavillanti e borbottii sommessi.
Vediamoci alcune foto di Mario, le altre nella gallery..
Giuliana e Tiziana in equilibrio instabile sull'asfalto, figuriamoci dopo nel fango!!!
una zoomata sugli appennini ci voleva
e la nostra Lisena con la sua forza ci riscaldava i pensieri rubandoci i volti
e guardate...come una magia, guardate che bellezza!!!
Enrico, il nostro Enoch, travolgente nel suo impeto
il nostro Mario, con il suo sorriso e la sua gentilezza...
la brina e il sole,
e nel mezzo il fango, le pozzanghere dove senti già i rimproveri delle mogli tornando a casa con scarpe marroni dopo esser partiti con quelle celesti...
osservatorio astronomico di Tavolara
e qui mi fermo, su questa foto di una bella ragazza, ma continuo con un'altra cronaca per l'arrivo e il saluto a un'ospite di riguardo
Andrea Bartalesi