Bando alle polemiche, salutari, ma forse non molto e rigettiamoci nella corsa, può darsi che la diatriba sia il sale della vita ma così facendo forse perdiamo il succo della vita, già di per sé amara e breve per quanto lunga possa essere, tenuto conto che ogni giorno che passa abbiamo molti ricordi in più alle spalle e qualche giorno in meno innanzi, altri sono i problemi che quotidianamente siamo costretti ad affrontare per cui almeno quando ci si ritrova "xcorre" godiamocela ,poco importa se quando arriviamo gli altri sono già in fase di ritorno, se ai ristori finali troviamo poco, se il pacco gara è ridotto all' osso, tutte realtà del nostro podismo che difficilmente potranno cambiare. Allora viviamocela e prendiamoci meno sul serio, io da parte mia non scrivo per picconare od esalare chicchessia, metto nero su bianco le mie umilissime sensazioni senza pretesa di essere ascoltato.
Il fatto stesso che noi afferenti collaboratori di questo ed altri siti si parli delle corse che partecipiamo è per gli organizzatori una sorta di pubblicità, forse non attesa, voluta, cercata, ma pur sempre una reclame, come si usa dire "parlatene bene, parlatene male importante è che se ne parli".
Terminato l' oramai consueto e desueto preambolo, torniamo a parlare di corse.
Oggi prima gara della stagione 2011, per l' occasione siamo a Empoli per una 14 km denominata "Corri sulle colline Empolesi".La comitiva odierna è composta da quattro atleti, due Marliesi (Caterina e Alessio) e due dell' Antraccoli (io e Marco).
La giornata si presenta con un bel sole ma con una temperatura di meno tre gradi quando usciamo di casa e di più due quando siamo ad Empoli; questa è la prima volta che partecipiamo a questa gara, quindi siamo completamente al buio per quanto riguarda il suo percorso. Il ritrovo è presso l' immancabile circolo ARCI, fornito di bagni e spogliatoio, anche se quest' ultimo ad esclusivo uso delle donne.
L' iscrizione costa 4 € ed il pacco gara consiste in una confezione di mortadella da 900 grammi ed una confezione di pasta fresca, niente male, non possiamo certo lamentarci, per questa che pensavo fosse una corsetta di ripiego sono molti i podisti presenti, ad occhio e croce un 500 presenti. La partenza è fissata per le ore nove, 10 minuti prima avviene la consueta "punzonatura" da parte dei giudici UISP, una volta effettuata tale operazione ai podisti dovrebbe essere preclusa l' uscita dall' area perimetrata dai giudici stessi,la qual cosa spesso e non volentieri viene meno e gli atleti sono liberi di continuare il proprio riscaldamento (?).
(ecco il mitico Adriano "finalmente" con la maglia dell'Atletica Porcari)
Si parte in perfetto orario, dopo la mancanza di gare partecipate essendo questa la prima ed avendo sentito che il percorso è costellato da varie salite e strappetti nervosi ( ma questo dovevamo intuirlo dal nome della gara) ci prefissiamo di terminare la gara in 1 ora e 10 minuti ad una media di 5 minuti al Km, quindi senza patemi, senza pensieri di classifica, anche perché siamo in attesa di certificato medico, ragione questa che mi ha indotto ad iscrivermi come libero. Come spesso avviene tra il dire ed il fare c' è di mezzo il mare ed una volta partiti il ritmo è ben al di sotto della media programmata, nonostante ciò siamo costantemente rimontati da molti atleti, cavoli questa corsa anche volendola tirare saremmo arrivati più che esimi.
Dopo il 3° Km in concomitanza del primo strappo rallentiamo e terremo l' andatura impostaci. Bel percorso costellato da grandi case padronali e coloniche, grandi vallate e continui sali scendi, pochissimo traffico. Peccato che si sia usufruito di un unico ristoro intorno al 7° Km, ben presidiato tutto il percorso, ottimo il ristoro finale, tutte le categorie premiate anche se pochi nel numero totale,un omaggio floreale a tutte le donne iscritte, per inciso abbiamo terminato la corsa in 1 ora e 10 minuti esatti.
Per la cronaca tra gli assoluti il vincitore è stato Lorenzo Checcacci, per le donne Ilaria Bianchi.
Claudio Landucci