Ricevo da Claudio Landucci un commento a freddo dopo aver sentito in precedenza quella "a caldo".
Eccolo:
A mente fredda......
Sono passati alcuni giorni dalla 2^ edizione della maratona cittadina e passato il malumore per la non buona prestazione della gara e l' ennesima mia filippica contro gli amati odiati automobilisti (categoria della quale volente o nolente faccio parte) col mio rientro al lavoro devo registrare le lamentele di questi ultimi.
Lamentele che mi giungono da colleghi di lavoro che subito esordiscono con un " anche te facevi parte di quelli che ci hanno tenuti fermi per ore?" neanche avessero urgenze, uno doveva andare alla Snai, un altro a lavare la macchina chi più semplicemente doveva recarsi a fare colazione al bar o addirittura non poteva fare poche centinaia di metri a piedi per andare alla messa, maledendo non proprio cristianamente chi transitava.
Tutte cose legittime ma non tali da non poter subire un ritardo di 30/ 40 minuti, anzi la maggior parte di questi è risultato talmente compassionevole da farsi aprire le maglie della rete dagli stessi agenti in servizio con buona pace di noi rompi.......con tutto quello che ne può conseguire consentendogli di transitare in una strada chiusa al traffico.
Evidentemente nell' era della comunicazione di massa, a poco è servito che la Nazione pubblicasse il sabato precedente la gara l' orario di chiusura delle strade, nemmeno il più arcaico volantinaggio nelle zone interessate, i cartelli che con giorni di anticipo ne avvisavano l' interdizione è bastato a che non si formassero lunghe code di automobili.
Questo è veramente un problema grande e che maratone ben più vecchie e con più lustro della nostra hanno dovuto affrontare ed in buona parte risolto, almeno per quelle più rinomate, ed allora non rimane che avere pazienza, noi podisti e voi automobilisti, in fin dei conti la maratona è una volta l' anno, pensiamo a chi abita a Roma ed un giorno sì e l' altro pure è ostaggio di svariate manifestazioni.
Voglio concludere con un plauso al mio gruppo sportivo che con le sue casacche gialle ha portato un raggio di sole nella giornata altrimenti buia della maratona vincendo il primo premio per aver portato più atleti al traguardo, alcuni anche con ottimi tempi.
Claudio Landucci