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CLAUDIO LANDUCCI RITORNA A SCRIVERE

09/12/2009

a cura di Claudio Landucci

Riceviamo i pensieri di Claudio sulle due manifestazioni di domenica e di martedì, in due località vicine, Benabbio e Corsagna, due paesaggi simili, ma in condizioni atmosferiche diverse, li mettiamo di seguito, come testimonianza di come alla distanza di due giorni a volte tutto cambi.
Grazie Claudio per la collaborazione.

 

BENABBIO
Domenica mattina dedicata al rientro nel circuito delle passeggiate del T P L: stamane siamo in quel di Benabbio, ridente o ameno paesino  facente parte del comune di Bagni di Lucca. Questa corsa per noi segna la fine delle domeniche per l' anno 2009 dedicate all' agonismo e si presta ben volentieri al ritrovare vecchi amici, vecchie sensazioni e sempre nuovi sapori e odori che vengono disconosciuti quando si è troppo presi dalla foga della competizione.
Altra cosa sorseggiare un tè caldo (a volte fin troppo), in compagnia di volti conosciuti, scambiarsi un buongiorno con chi si è alzato anzitempo per darci ancora una volta la possibilità di poter correre liberi di spaziare con la mente in ogni dove, magari ripensando ai tempi in cui muovevamo i primi passi in questo affascinante mondo che è il podismo, con tutte le sue sfaccettature, da chi passeggia, a chi corricchia  a malapena, all' atleta evoluto che trova comunque interessante e vantaggioso partecipare a questi raduni di varia umanità.
Vogliate scusarmi per questa vena malinconica, ma mi viene spontanea pensando che un altro anno se ne è andato, più veloce del nostro correre, inesorabilmente più veloce, ed allora ci si rende conto che tutti i propositi auspicati non vi  hanno trovato asilo e non ci sarà modo di recuperarli.
Bando alle ciance, per tornare a questa passeggiata niente è stato cambiato, così era la prima volta che vi abbiamo preso parte così è rimasta: non un brutto percorso, ma oramai lo si conosce a menadito. Come sempre molti i ristori lungo il percorso, abbondante quello finale, pacco finale senza la onnipresente pasta (meno male), mancanza di parcheggio come sovente avviene in corse che si svolgono in montagna, ma per chi viene a correre non dovrebbe essere un problema fare qualche metro in più per raggiungere il luogo delle iscrizioni, anche se noi un buco lo abbiamo trovato a 1200 metri di distanza! Poco male, con questo sopperiamo alla cronica mancanza di km sul percorso dichiarato.
Per chiudere ancora un tuffo nel passato: al rientro alla magione sosta obbligata ad un passaggio a livello ed ecco che invece della solita locomotiva moderna (ma mica tanto) spunta un glorioso e sbuffante macinino a vapore stracolmo di viaggiatori, evidentemente un tuffo nel passato fa piacere a molti e questo mi consola.
Claudio Landucci 
CORSAGNA
Da niente a troppo, ovvero da non scrivere quasi più niente ad un ritorno, diciamo di fiamma, a tediare con il mio soliloquio.
L' occasione mi è data dalla partecipazione alla sgambata odierna in quel di Corsagna, anche questo un paesino arroccato in cima ad un monte posto a 401 metri sul livello del mare e facente parte del comune di Borgo a Mozzano; reso ameno dal tempo veramente inclemente come sovente avviene in questo periodo.
Lo scorso anno era il gelo a farla da padrone  rendendo alcuni tratti del percorso a rischio scivolate, quest' anno è la pioggia che lo rende pericoloso, tant' è che gli organizzatori ci hanno privato del percorso lungo (16 km) dirottandoci sul più breve, quello di 11 km.
Nonostante questo accorgimento non si sprecano i commenti sulla sua pericolosità, ma sinceramente diventa difficile poter offrire tracciati sicuri se si esce dalla strada asfaltata, per quanto sicura possa essere anche questa.
Anche se il tempo non si addice ad una salutare passeggiata sono molti coloro che si sono presentati regalando agli organizzatori almeno il conforto che il loro lavoro non è stato vano.
Correre sotto una pioggia incessante non dà modo di guardarsi intorno e percepire le bellezze del paesaggio che ci sta d' intorno, sicuramente più affascinante con una gelata e certamente bello se da queste parti si transitasse in periodo estivo. Comunque sia, questo passa il convento e questo prendiamo, altrimenti ce ne staremmo al caldo nel letto visto che nessuno ci impone di prendere parte a questi raduni.
Un grazie agli organizzatori anche per il ristoro senza glutine, anche se per offrire questo bisognerebbe sapere come la cosa va gestita, ovvero non toccare altri alimenti prima e durante la somministrazione di questi ultimi.
Claudio Landucci