COLOGNORA DI COMPITO POCHI MA BUONI serv di Claudio

07/11/2011

a cura di Claudio Landucci

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12^ passeggiata nel verde di Colognora di Compito
La sveglia suona, ci diciamo Piove? embhè non sia mai detto che ci si faccia fermare da Giove Pluvio, anche perché la corsa è vicina, siamo infatti a Colognora di Compito uno dei tanti paesi che compongono il comune di Capannori, sempre meno agricolo e sempre più cementificato, vediamo poi le conseguenze che questo dissennato sfruttamento del territorio comporta.
Partiamo da casa che sono le otto ben bardati così come la stagione e la giornata comandano, il cielo è veramente cupo e promette di tutto e di più, ma anche oggi commetto lo stesso sbaglio di Staffoli, maglia a maniche lunghe e financo un gileino para freddo, cosa che poi risulterà superflua stante la mancata pioggia ed un caldo fuori ordinanza, mi libererò subito del giacchettino passandolo alla Caterina, lei che si era portato una mantellina ancora più riparatrice me ne farà dono, la legherò in vita, non ci sono più le stagioni di una volta, è un po che continuiamo a sentirlo e a dircelo ma di una soluzione anche drastica non se ne parla,solo palliativi per illuderci che qualcosa facciamo, continuiamo pure a farci del male.

 

 

 

La corsa come sempre (almeno da quando vi partecipo) prende il via dalla latteria San Ginese che mette a disposizione degli organizzatori la sua struttura, causa maltempo degli ultimi giorni il percorso della lunga subisce una variazione accorciandone di fatto la distanza, tra l' altro già minore di quella dichiarata, nonostante tutto il percorso risulta comunque piacevole, attraversiamo bei tratti di campagna e di bosco con le solite salitelle che rese scivolose dalla pioggia risultano più ostiche di quello che realmente sono.

 

 

 

 

Il bosco bagnato e privo della luce solare è meno appariscente nei suoi colori autunnali, quasi tetro, in aiuto ci vengono però gli odori che la pioggia riesce a far sprigionare dal sottosuolo ed in tanto grigiore i ciclamini e le rosse bacche degli arbusti rompono la monotonia del colore dominante.
Facciamo un tratto di strada col presidente dei Marliesi fino alla deviazione con la 12 Km,parlando di tutto un po, poi soli soletti continuiamo per la nostra via, non incontriamo molte persone evidentemente la giornata ha scoraggiato i più o forse si sono riversati sui percorsi intermedi, fin troppi i ristori anche con prodotti senza glutine, peccato che in un caso gli addetti abbiamo posto i biscotti aperti vicino agli altri prodotti, vanificando di fatto la possibilità di usufruirne, va bene per i "furbetti" che vogliono assaggiare per sapere la differenza, malauguratamente il celiaco non può fare altrimenti.
Per allungare di qualche Km la distanza, decido di proseguire facendo la 7 Km, ma poi pensando che la scopa sia partita rischierei di non trovare indicazioni, non che mi perda ma voglio andare sul sicuro, mi accontenterò della 3 Km che percorrerò due volte, peccato che anziché 6 Km ne verranno fuori poco meno di 5, ma porterò il totale della percorrenza sopra i 20 Km.

 

(Caterina con Roberto Barbi il quale si è prestato per fare la scopa. Va detto che prima aveva corso la lunga, ma a lui una o due volte cosa vuoi che facciano?)

 

 

Non rimane che ringraziare gli organizzatori per il lavoro svolto, peccato per il tempo che poi tutto sommato è stato clemente non abbia consentito un afflusso maggiore di podisti, ma volendo osare talvolta si è premiati, oltre la piccola ma importante anomalia del ristoro senza glutine vi è stata quella di far fare il servizio scopa all' Amico Barbi ( lo voglio chiamare Amico anche se personalmente lo ho conosciuto solo oggi), conoscendo la sua statura podistica sarebbe dovuto partire molto ma molto più tardi, perfettamente segnalato il percorso anche dove le passate edizioni era facile sbagliarsi, come sempre sono solo mie impressioni e prendetele per tali.
Claudio Landucci

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