Dopo la parentesi podistica in quel di Canapino di sabato scorso, oggi
dopo 5 giorni di stop totale , più per una rivalsa contro il destino che
per una voglia di rigettarci nella competizione ci rechiamo in quel di
Santonuovo per la locale gara competitiva. Questi ultimi giorni sono
trascorsi nel ricordo di una persona Cara che prematuramente ci ha
lasciati per ritornare dal Padre celeste e che ci vede come sempre
porci delle domande, domande se verso quella persona ci siamo comportati
bene, se potevamo essere stati migliori e dopo questi vengono
inevitabili i propositi, verso chi rimane, sempre i migliori sapendo già
che il turbinio della vita ci porterà nella maggior parte dei casi a
disattenderli, in fin dei conti come dice Nietzsche siamo "Umani troppo
Umani".
(ecco il nostro Claudio impegnato)
(Toschi Gianfranco, un personaggio)
Chiudiamo qui questa parentesi che non interesserà i più e parliamo un
poco di questa gara giunta alla sua 17^ edizione ed è abbinata alla
settimana gastronomica che come sempre vede il giorno della gara avere
come tema quello dedicato alla pecora, intesa come piatto gastronomico
senza altro riferimento e o abbinamento sessuale.
La corsa in questione prende il via dalla sede del M.C.L. (movimento
Cristiano lavoratori) sotto la direzione del comitato paesano
"Santonuovo in festa" e la collaborazione del A.S.D. Polisportiva
Bonelle,la gara di 8,5 Km vede come sempre la presenza di oltre 250
partecipanti, di questi un 150 sono i competitivi, come detto siamo
nella provincia di Pistoia ed è bello rivedere volti Amici e sorridenti
coi quali spendere volentieri due parole, anche se inevitabilmente il
pensiero e parte di queste tornano alla disavventura accorsaci.
La partenza è per le ore 20 nei pressi della locale chiesa, l' afa
nonostante l'orario è ancora tanta anche se una leggera brezza ne
attenua la calura, come sovente avviene da queste parti prima di partire
abbiamo la punzonatura da parte dei Giudici UISP che presiedono sempre
queste corse semi competitive.
Il percorso è ondulato, in parte pianeggiante e in parte collinare
attraverso le colline del Montalbano, salitelle che raggiungono l'
asperità massima di 97 metri, ma sono cortissime e micidiali che si
fanno sentire nelle gambe, la corsa già più volte partecipata la
conosciamo a mena dito per cui sappiamo dove poter osare e dove tirare i
remi in barca, qui non abbiamo velleità di protagonismo per cui quello
che viene è bene accetto, starò con la Caterina per quasi tutto il
percorso salvo allungare nell' ultima salita, la più arcigna dove
recupererò varie posizioni, non sufficienti però per rientrare tra i
premiati, chiuderemo con un tempo superiore rispetto la passata edizione
comunque contenti di fare ancora parte di questo mondo (podistico), una
rapida puntata al ristoro finale dove la scelta si restringe ad Acqua o
tè, un altrettanto veloce cambio, per me non per Caterina l' attesa
delle premiazioni e di corsa a casa.
Claudio Landucci
Foto di Samantha Landucci