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COMPLIMENTI AI MARLIESI ED A UGO foto della marcia delle Ville

26/04/2010

a cura di Ugo Giorgi

vedi Gallery
11sbandieratori
13marjorette
16persoperstrada

La Marcia delle Ville ha avuto un successo straordinario e ci complimentiamo con i Marlieis per come hanno gestito un numero di concorrenti che non si aspettavano, ridecendo al minimo i disagi che questo fatto comporta. Del resto il richiamo delle Ville aperte, per un giorno visitabili e visitabili gratis, la mattina stupenda hanno portato un numero incredibile di persone per una bella festa di colori, di aria di scampagnata, con gente che bivaccava sui prati.

Il nostro Ugo se n'è partito con la fida digitale e la moglie gentile deciso a riportare a casa immagini particolari. E, come al solito, c'è riuscito, riuscendo a fermare il tempo con i suoi scatti, a riportare sensazioni e riflessi, fiori, il rumore delle cascatelle, il suono della banda. Vediamole insieme

 

un arco di glicine, ci sembra di sentire il suo profumo, il rumore del ghiaino sotto i piedi

 

 un'occhiata al cielo e per vederlo meglio, dimentichiamo il paesaggio terreno, soffermiamoci sulla luce, fra le nuvole nere. ma per gioco

e poi guardiamo il paesaggio terreno, dimenticandoci il cielo, con un ramo secco, ossuto, in primo piano che ci da' la profondita, ci fa vedere la foschia che ci separa da parte della valle 

 

 glicine profumato ci ricama l'interno di una villa, il tempietto, le colonne pulite, il verde rasato

 una donna, forse un angelo,  gli abiti di solida materia, mossi dal vento

 

 il Cocker Spaniel sembra essere l'unico essere reale nell'immaginazione di una scena familiare antica, dipinta da Goya, dove il bimbo gioca con mosse che sembrano innaturali

 il verde che stacca i cipressi, il parziale di una reale dimora, le ombre nei posti giusti

 

 e il villico che alza il "curreggiato" per battere i fagioli, (solo l'altro ieri si vedeva nelle nostre corti, e già è diventato fatto di tradizione, ricordo che rivive merito al Gruppo Storico di Montecarlo

 come il trasformare il grano in farina, con mezzi rudimentali 

 

 oltre il laghetto il parco enorme della villa Reale, e nel prato gli sbandieratori

 e li vediamo nitidi in attesa di gettar in aria le loro bandiere

 

 mentre Goffredo di Vallombrosa, uomo di armi, soldato di ventura, si fa immortalare con la fida spada

 

 e una fontana a piani diversi , con i merletti del suo recinto, impreziosisce un angolo del parco

 

 mentre all'arrivo le majorette seguono le note e i colpi della banda, e allora ci viene una frase da di dentro, la udiamo prima di reprimerla: bimba, a tempo!

 

 mentre la staticità della foto, dei ventagli, creati per muoversi, per muovere il vento, diventano un fiore rosso nelle mani delle belle ragazze

 

e Ugo chiude questa sua missione con una foto bellissima, che intitolerei riflessi sul laghetto

 

Grazie Ugo per questo tuo impegno.

Andrea