Oggi otto maggio è la festa della mamma ed a loro vanno i più sentiti e
sinceri auguri, fortunato ancora chi la può vedere ed abbracciare, per
noi che ne siamo già orfani rimane comunque il loro ricordo ed anche se
il lungo trascorrere del tempo ne affievolisce l' immagine, basta
guardare una loro vecchia foto per sentirle ancora vicine, non
riceveremo più una loro carezza ma dall' alto del cielo vegliano su di
noi, così come facevano quando bimbi cercavamo consolazione e ci
rifugiavamo tra le loro braccia. Ma maggio non a caso è anche il mese
Mariano, quello dedicato alla Madonna, sarà per questo che la natura dà
il meglio di sé con fiori di tutti colori e di tutte le specie, dalla
classica rosa, all'umile papavero, fiore quest'ultimo relegato ai cigli
dei fossi come dice una canzone del grande Fabrizio de Andrè, ma che io
ricordavo rompere la leggiadria dei campi di grano.
( ic oraggiosi papaveri di strada)
(una foto dove l'opacità dello specchio rende tenero un sentimento)
(il nuovo della maglia di Colarusso)
(immagini lacustri)
(il primo di una lunga serie di tabernacoli. Tradizioni che confermano la fede lucchese)
(scala medievale dalle linee pure ed affascinanti)
(e come damigella medievale la Caterina gioca con Claudio a nascondersi dietro archi di vecchie mura
Ieri abbiamo dato il meglio di noi stessi alla corsa di San Pierino, per
quanto misero rispetto ai grandi atleti, quelli che ci guardano
dall'alto della loro statura atletica e di cui noi siamo umili comparse,
allora cosa c'è di meglio che rituffarsi nel mondo del non competitivo
per essere più vicini ai nostri pari ( non si offenda nessuno) e godere
della corsa senza stress da gara, perdendoci a guardare la strada che
calpestiamo, il cielo azzurro, le vallate che ci si parano innanzi, il
colore dei fiori, gli odori della natura anche talvolta sgradevoli.
(e le acqua diventano "chiare e dolci" come dalle sensazioni del Petrarca)
(il ponte antico che è orgoglioso della sua bellezza)
(mentre la Chiesa di San Pancrazio, quadrata e solida, testimonia la volontà di queste genti)
(una bellissima foto, dove la realtà si mescola al ricordo)
La passeggiata odierna è quella di San Cassiano a Vico, certo non una
grande corsa se paragonata alla Porcari Corre, Marlia, la Strapazzata,
ma ogni corsa ha una sua storia, e poi a noi basta per ritrovarci, per
salutarci, per scambiarci le impressioni di questa o quella gara, o più
semplicemente perché siamo ancora vivi.
Il suo percorso non è certamente suggestivo, tanto asfalto (troppo), ma
partiamo dall'immediata periferia di Lucca e per arrivare ad un tratto
di percorso immerso nella natura non vi è altra possibilità, peccato che
una volta che lasciamo la via maestra il tratto boschivo sia poco anche
se bello e anche fresco ed in taluni tratti anche con fango con delle
impennate che, se pur brevi, mettono a dura prova la muscolatura.
(una panchina invita ad una sosta, profumata e verde)
(come le rose rosse che ornano il tabernacolo della Madonna)
(questa scritta è uno dei cimeli del luogo, tanto che restaurata la casa, hanno lasciato il vecchio, reinfrescandolo)
(Ciciana, una vedetta sulla piana)
(e all'inizio della rughetta che porta alla chiesa una nicchia...)
(..con dentro una spettacolare statua della Madonna con Bambino)
(ma non è la ricchedell'icona a far esaltare la fede: anche questo Crocifisso di nessun pregio, se non quello della sua antichità, resta a testimonianza)
Ovviamente abbiamo scelto il percorso lungo, quello dichiarato 21 Km e
che alla prova dei fatti risulta essere circa km 19, 500, sempre secondo
il Garmin e col beneficio del dubbio.
Non so se in questa corsa siano stati presenti i fautori del "rinnoviamo
i percorsi", se così fosse saranno stati delusi, niente è cambiato
rispetto al passato recente e forse è meglio così, anche perché
nonostante tutta la buona volontà degli organizzatori vi erano molte
possibilità di sbagliare strada, cosa tra l' altro accaduta a varie
persone per mancanza di personale in alcuni tratti e la carenza di
frecce, non si deve dare per scontato che tutti siano del posto e
soprattutto che siano gli stessi della scorsa edizione, fortunatamente
vi è un rinnovamento anche se non nell'età almeno nelle presenze.
(una corsa, che pur avendo un breve tratto sulla collina, riporta numerose testimonianze dell'antica laboriosità lucchese)
(tanto che all'arrivo resta la contentezza di averla fatta)
Per il resto niente da eccepire, ristori più che abbondanti, un
pensierino per tutte le donne, mamme e future mamme. Ecco io le
passeggiate le giudico da questo, personale sul percorso, ristori,
corrette segnalazioni del tracciato, non necessariamente dal
rinnovamento dei tragitti, è vero forse li conosciamo a menadito ma mica
li facciamo tutti i giorni, se ci va bene è una volta all'anno e poi
qualcosa da scoprire di nuovo ci può sempre essere, il tempo che
inesorabilmente passa fa sì che il nostro passo più lento e cadenzato ci
permette di vedere lo stesso "monotono" tracciato pieno di cose che
prima non degnavamo di uno sguardo . Un grazie va comunque agli
organizzatori per l' impegno che ci mettono.
Claudio Landucci
°°°
Grazie Claudio, oltre che per le tue parole, per le bellissime foto che ci mandi.