Oggi avrei voluto aprire questa mia cronaca con il rammarico per la scomparsa di una corsa dal calendario podistico Lucchese (Maggiano in questo caso), invece destino vuole che mio malgrado venga colto da un fatto che non mi sarei aspettato, la tragica scomparsa di un collega di lavoro che avevo lasciato il venerdì mattina, lui entrante ed io uscente, la notizia appresa al mio ingresso al lavoro quest' oggi mi ha lasciato sbigottito, sbigottito perché quando ci lascia una persona amica in modo così traumatico, togliendosi la vita non si trovano parole e spiegazioni per un evento del genere ed allora vanno in secondo piano le frivolezze che ci allietano la giornata, ma siccome come si suol dire "lo spettacolo deve continuare" (la frase è più decantata in Inglese, ma io aborro tale lingua),voglio comunque tentare di spendere qualche frase per la corsa odierna.
(un campanile, come un dito, ci fa guardare in alto: la vita, a volte, ci da uno schiaffo che fa ancor più male sia perchè è inatteso e poi perchè, sempre, crediamo di non meritarlo)
(il cancello della Villa Napoleonica sede dell'Istituto Cavanis che ha avuto, in passato, momenti di splendore. Da anni i pochi padri Cavanis hanno deciso di fare la loro missione educativa e scolastica in Brasile, all'estero. Come se in Italia non si fosse all'estero...)
(guardiamo dal muro di cinta, i cancelli sono chiusi. Non sarà mica perchè lo scorso anno io ed un amico siamo entrati dentro a visitare la villa senza essere invitati?)
(le "canne d'india" che fanno cornice alla parte alta della villa)
(i borghi, merlati, anche se il grigio ci da' idea di una scialbatura a cemento, impreziosiscono le dolci colline dall'aspetto, ma ripide da raggiungere)
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Stamani proprio per il turno pomeridiano optiamo per la corsa di Capezzano Pianore, frazione del comune di Camaiore ovviamente provincia di Lucca.
Non avendo molto tempo a disposizione facciamo di necessità virtù ed optiamo per la 12 Km, il primo tratto si presenta alquanto scialbo, un arzigogolare per le vie del paese tanto da farmi domandare "che cosa porto a fare la macchina fotografica" poi invece attraversiamo la strada e ci inoltriamo in un tratto boschivo con vari tratti di salita non molto impegnativi e belli da viversi il tutto lontano dal traffico, conteremo 2 autoveicoli in tutto il nostro peregrinare. La logistica non è il massimo, tutto sommato ben segnalato il percorso con frecce a terra ma nessun addetto se non ai ristori, questi ultimi posizionati ogni 3 Km.
(un lavatoio importante, se chiudi gli occhi ti sembra di sentiere il rumore dei bpanni sbattuti, della cantilena in falsetto delle donne camaioresi, dearguna, della risata improvvisa)
(un sentiero, un piede dopo l'altro, verso Monteggiori)
(una immagine, un'icona, una preghiera)
(curiosità richiamano la nostra ttenzione)
(qui l'immagine, stracciata dal tempo, richiede un intervento, anche se ci sembra una foto o una stampa)
Oltre questo non mi viene in mentre altro, devo aggiungere che almeno per quanto riguarda la misurazione del percorso della 12 Km sono stati esatti infatti come da foto del Garmin risulterà essere Km 12,300, un po' più corto invece quello della 18 Km, per sentito dire.
(voglio chiudere questa cronaca così umana, con una piccola immagine, infissa nel muro. Si può opinare sulla religione, sui "folle chi piange e più folle chi spera" (epitaffio sull tomba del mio professore di italiano) ma il popolo, quello povero, rurale, gli abitanti dei piccoli borghi, si aggrappavano a una speranza e lo testimoniano queste tracce sui muri. che avessero ragione o no non ha importanza: questo però gli dava la forza di continuare a vivere)
Per questa settima è tutto, spero di potervi ragguagliare la prossima dopo aver portato a termine se Dio vorrà la maratona di Berlino.
Claudio Landucci
(Claudio ti ringraziamo per la tua corrispondenza che ci ha fatto riflettere. Non ti facciamo gli auguri per Berlino perchè siamo certi che tu farai il tuo massimo nel rispetto della tua persona, perchè sei un podista cosciente sia nella preparazione che in gara. Ti aspettiamo, felice e contento, al tuo ritorno con un ottimo risultato, l'unico che ti meriti)