Ieri ho conosciuto Fabrizio. Era con un gruppetto di amici e nel mezzo, come un fiore, Cristina degli Ulivetesi. Poi anche il Grande Puffo, con la sua muscolosa corpulenza. Ma Cristina con un cappello da Babbo Natale, rubato, ma solo per poco tempo, quando mi ha passato in salita, mi ha deliziato con quel lungo cappello rosso che terminava con una nappa bianca (tutti i cappelli di Babbo Natale finiscono con una nappa bianca, ma quella sballonzolava irrequieta e indecisa, ma leggera, fra i due emisferi del suo fondo schiena).
Sul successivo altipiano, la nostra Cristina ha restituito il cappello e si è impegnata in una foto che, a suo dire, sarebbe stata bellissima, se non addirittura la più bella del 2016. E io ho avuto la fortuna di esserci, non per merito, ma perchè stavo passando. Ma la donna, quando non ci sono interessi in gioco, sa farti sentire addirittura necessario e insostituibile.
Ecco la foto, effettivamente è molto bella.
IL telefono, addirittura un Samsung 7, era di Fabrizio Gnurf, quindi subito amicizia su fb e così ho scoperto che è un appassionato di foto.
Ecco, vorrei spendere due parole su questi amici della domenica, che hanno la passione di fare foto e non come Mario o Lisena, quasi un reportage della manifestazione, ma proprio come collante in un gruppetto di amici, che si divertono e si fermano, ridono e scherzano.
Questo è un aspetto nuovo delle marce o corse podistiche, venuto nel tempo. Io, purtroppo (perchè questo mi ricorda il tempo passato) ricordo ancora con emozione il Lombardi, un fotografo professionista che veniva alle marce dell'allora Targa delle Tre Province e ci scattava foto da una postazione quasi sempre fissa e noi dovevamo passare dal suo negozio sulla Sarzanese a Lucca, vedere i provini e ordinare le foto.
Ora la tecnologia ci permette il sel service oltre al selfie.
E gente come Fabrizio, che se lo incontri su una Maratonina competitiva ti fa sudare sangue per non farlo andare via, nelle nostre corse diventa un compagnone e lui confessa di divertirsi moltissimo a scattare foto. Mi ha detto di usare una macchina professionale, una Nikon 3300 reflex, anche se ieri aveva un telefonino ultimissima generazione. Passione.
Insomma questi personaggi hanno colorato il nostro mondo, persone gentili, li vedi fermarsi un attimo e poi riprendere la corsa portando con sè uno scatto di un luogo, di un vapore, di una nebbia in fondo al canalone.
E io voglio ringraziare Fabrizio Gnurf per la sua gentilezza e per la nuova amicizia.
Andrea Bartalesi
E vediamo alcune sue foto tratte da facebook
Fabrizio è quello con maglia rossa, l'altro con il cappello a Topolino è Alessandro, il prof, in incognito
il Grande Puffo con la sua straripante corpulenza
il "ragnatelaio" Moreno Rossi
ecco Cristina...vedete? tutte foto in verticale e ..il più delle volte selfie
in attesa di una foto semiseria da inginocchiato
un selfie con il cane
meglio due, tante volte il cane venisse con gli occhi chiusi!!!
Babbo Natale Climene, dolce garfagnina
noi due diventati amici
catturato!!! Gli facciamo vola vola?
il cavallo a Villa Casanova
un selfie rosso e dispettoso
Cristina e una spenserata in un dialogo...spensierato
il pirata Puffo Nero all'assalto della Perla di Labuan
questo sono io che esco di scena ringraziando
il Puffo Nero all'assalto di una folaga di ferro
una bella foto dai colori pastello
Catturata una renna natalizia con tenere corna rosse
una bellissima foto di Cristina con sfondo lago (da incorniciare)
e per finire la foto di una timida cavalla curiosa...
Bravo Fabrizio. Ci sono altre 100 foto e tutte riportano lo spirito giocoso di una mattina a Massaciuccoli.
Andrea Bartalesi