Secondo appuntamento della settimana a S. Pietro in Campo vicino Barga. Siamo nei miei posti dato che la mia sede di lavoro è a Fornaci di Barga. La sveglia suona con mezz'ora di ritardo ri-
spetto al solito dato la vicinanza. Arrivati sul posto una nebbia bassa copre la zona ma il sole sta
già facendo capolino annunciando il bel tempo. Stamattina manca Sara che impegni di lavoro non
le permettono di essere presente. Il percorso lo conosciamo è abbastanza impegnativo, dobbiamo
raggiungere il paese di Albiano che si trova situato assai più in alto rispetto al luogo di ritrovo.
(eccoci al punto ritrovo)
(l'amica bionda)
(l'amico bianco)
(l'amico peloso)
(l'amico nudo)
Non ci spaventiamo perché sappiamo con certezza che merita qualche sacrificio quello che potremo vedere arrivati lassù. Da qui la catena delle Apuane è ben visibile possiamo perfino riconoscere il famoso Monte Forato molto caratteristico ed unico per la sua forma. Partiamo e dopo un breve tratto attraverso la campagna ci inoltriamo in un sentiero attraverso la boscaglia che ci conduce al primo ristoro situato all'interno del giardino di una villa Liberty molto ben tenuta, è la Cantina del Vino lo stesso servito per l'occasione ai vari ristori.
tneri tulifani nella nebbia della mattina
e il paesaggio acquerellato dalla foschia
bianchi fiori spuntano nel verde
e in prato i concorrenti se ne vengono
(impvidi e sicuri verso la meta)
(un ristoro)
Ci fermiamo il tempo per prendere qualcosa da bere, nel frattempo il gruppo di Carlino e Gabriella ci raggiunge, stamattina Carlino è impegnato con Nebbia che ha smarrito il suo padrone Gino. Attraverso una strada mulattiera con una discreta pendenza raggiungiamo la strada che ci condurrà, come già detto ad Albiano dove in piazza ci aspettano con il secondo ristoro. Come previsto la vista da quassù è molto spettacolare e ci ripaga
delle energie spese per raggiungerlo. Lasciato il paese proseguiamo per raggiungere la tenuta del
centro turistico molto conosciuto nella zona. Percorrendo la strada asfaltata arriviamo alla casa-
museo del poeta Giovanni Pascoli. Una strada mulattiera a pietra ci annuncia che siamo vicini all'arrivo infatti sentiamo già la voce dello speaker al megafono.
(quello che resta di una vecchia casa)
(macchie viola nel verde tenero di primavera)
(una leziosa opera d'arte)
(una stradetta che sa di antico, di chiacchiere, di vento, profumata di sole
(monumento ai fiori, al creato)
Manca veramente poco e dopo
aver attraversato un tratto campestre lungo l'argine del torrente Corsonna siamo di nuovo nei pressi del Campo Sportivo del paese da dove siamo partiti circa due ore e mezzo fa...
La prima parte della mattinata è trascorsa anche stavolta nei migliore dei modi e torniamo verso casa ancora una volta soddisfatti. Grazie agli organizzatori ed arrivederci al prossimo anno.
(Barga, leggermente zoomata, ci guarda dal suo colle, altera, con il suo comando
(ma il gruppo è decisocome il cielo che sa di nuvola d'Islanda)
(una strada che tutti vorrebbero percorrere, in discesa, leggermente movimentata, con curve dolci dalle quali si può intravedere il resto del cammino. Una vita in discesa)
(riflessi in una mattinata di sole)
Domenica saremo a Marlia per la Marcia delle Ville.
Saluti e buona settimana a tutti,
Loredana