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DA BERLINO A MONSAGRATI di Claudio

04/10/2010

a cura di Claudio Landucci

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Dopo la fatica della maratona testé trascorsa, oggi torniamo coi piedi per terra ed andiamo in quel di Monsagrati, piccolo paese del comune di Pescaglia, fa quasi strano che sia così eppure......
La passeggiata odierna fa parte del circuito di corse del sabato si vince, appendice del T.P.L. e prende il via nei pressi della fabbrica dell'acqua Silva.
Il percorso è di 5 e 10 Km con partenza alle ore 16:30, noi come consuetudine arriviamo ben oltre l'orario di partenza (15 minuti) coi più che ovviamente sono già partiti, in tutti sensi, sia come partenza per la loro passeggiata che come rientro alla magione.

 

(una bella immagine dell'amore fra figlia e padre)

 

(Caterina si avvicina alla artistica chiesa di Monsagrati basso)

 

 

(mentre un guado è inutile senza acqua, ma l'autunno è già qui)

 

(il buio della forra rischiarato dal flash di Claudio)

 

 

 

(un campanile lontano, un punto esclamativo, un suon di campana, un richiamo)

 


Poco male, decidiamo comunque per la 10 Km nella speranza di trovare ancora qualche podista sul percorso ma ancor di più il personale di servizio.
Corsa per il 99 %  su asfalto ma per buona parte immersa nel verde rigoglioso di boschi, dove il sole riesce a stento a filtrare i suoi salubri raggi lasciandoci quasi al buio come se fosse già notte.

 

 

 

(antichità sorretta)

 

(la luce, le nuvole, il crinale, alberi come spettri)

 

(ma la modernità è in agguato sotto forma di una piscina, ma in pietra e mattoni, come quelle di "una vorta")

 

 

(un cielo che avrebbe tante cose da raccontare, e invece si nasconde dietro a delle nuvole che sembrano ricotta)

(la storia di Santa Zita, sopra l'ingresso della Chiesa a Lei dedicata)

 

(ed ecco puntuale il segnale turistico che ci dice tutto. Vorrei richiamare lo sguardo sulla bruttezza dei segnali turistici, che, come dice la parola, dovrebbero aiutare il turismo)

 

 

(ed allora ci rifaccimao gli occhi con la maestosità della chiesa di Monsagrati, dove un monumento in rame di Santa Zita impreziosisce il sagrato)
Lungo il nostro andare incontreremo e supereremo 11 persone in tutto. Un ristoro posizionato esattamente al 5° Km, e verde, tanto verde a perdita d'occhio, una bella corsa fatta senza dover rincorrere tempi, ambire a traguardi, solo il gusto di riuscire ancora a godere del nostro passatempo preferito.
Come già detto, bel percorso ben presidiato e soprattutto coi Km che tornano, 10.140, peccato che quando arriviamo sembri di essere in un deserto con pochi intimi e gli organizzatori,un grazie a loro ed arrivederci alla prossima, sempre se DIO vuole.
Claudio Landucci

 

(Grazie Claudio)